Le funzioni del muco cervicale per il concepimento e in gravidanza

Pubblicato il 02 Febbraio 2024

Il muco cervicale, anche detto fluido cervicale, è una secrezione prodotta dalle cellule della cervice dell’utero e riveste un ruolo chiave nei processi riproduttivi della donna. La sua composizione, infatti, varia durante il ciclo mestruale al fine di favorire o meno il concepimento in determinate fasi del ciclo stesso.

Il muco in gravidanza ha come funzione primaria quella di proteggere dalle infezioni l’apparato riproduttivo interno, costituito da utero, tube di Falloppio e ovaie. Grazie alla sua consistenza elastica e viscosa e alla capacità di intrappolare particelle estranee, il muco cervicale forma una barriera che ha lo scopo di impedire l’entrata di batteri patogeni. La protezione immunologica fornita dal muco cervicale risulta particolarmente importante durante periodi delicati come la gravidanza, dove un’infezione potrebbe compromettere lo sviluppo del feto.

Oltre alla funzione protettiva, il muco cervicale riveste un ruolo essenziale nel favorire o impedire il concepimento a seconda delle varie fasi del ciclo mestruale.

La funzione del muco cervicale per la fertilità

Il muco cervicale svolge un ruolo chiave nel consentire o impedire l’incontro tra spermatozoi e ovocita, influenzando quindi direttamente la fertilità femminile.

Il periodo di fertilità femminile coincide con il momento in cui avviene l’ovulazione, ovvero quando l’ovocita viene rilasciato dalle ovaie ed è pronto per essere fecondato. Affinché ciò avvenga, è necessario che gli spermatozoi riescano a risalire attraverso il canale cervicale. È proprio in questa fase che subentra la funzione del muco.

Nella fase preovulatoria, quando il corpo si prepara al rilascio dell’ovocita, il muco cervicale aumenta la sua quantità e acquisisce una consistenza più fluida e filamentosa. Questo permette agli spermatozoi una più facile penetrazione e progressione. 

Muco in gravidanza

Il muco fertile fornisce inoltre sostanze nutritive agli spermatozoi, aiutandoli nel loro viaggio verso le tube di Falloppio dove avverrà l’eventuale fecondazione.

Proprio la presenza abbondante di muco cervicale è uno degli indicatori che si possono prendere in considerazione per capire quando sta avvenendo l’ovulazione.

Al contrario, nella fase post-ovulatoria il muco cervicale si addensa nuovamente impedendo l’ascesa degli spermatozoi, i quali a questo punto non potrebbero fecondare l’ovocita ormai degenerato. Ecco perché le probabilità di concepimento sono ristrette alla sola finestra temporale dell’ovulazione.

Anomalie del muco cervicale nella fase ovulatoria

Il muco cervicale svolge un ruolo determinante per consentire il passaggio degli spermatozoi attraverso il canale cervicale e raggiungere così l’ovulo da fecondare. Quando il muco presenta alterazioni nella sua composizione o quantità, ciò può compromettere questo processo.

Ad esempio, se durante la finestra fertile il muco non acquisisce le caratteristiche di maggiore fluidità necessarie, il transito degli spermatozoi ne risulterà ostacolato. Inoltre, la mancata protezione immunologica del muco può permettere ai batteri vaginali di risalire nell’utero provocando infiammazioni che possono danneggiare gli spermatozoi. Benché raramente, alterazioni del muco possono anche portarlo a sviluppare anticorpi capaci di attaccare gli spermatozoi.

Ciononostante, difficilmente queste anomalie compromettono da sole la fertilità, a meno che non si instauri un’infezione cervicale cronica o non subentri una chiusura del canale cervicale dovuta a tessuto cicatriziale conseguente ad interventi chirurgici pregressi. In tali casi, la capacità fecondativa può risultare seriamente ridotta.

La funzione del muco cervicale in gravidanza

Una volta avvenuto il concepimento, il muco cervicale continua a svolgere un ruolo di primaria importanza per proteggere la gravidanza, soprattutto nelle prime delicate fasi.

Formazione del tappo mucoso

Con l’annidamento dell’embrione nell’utero, il muco cervicale subisce una rapida trasformazione ispessendosi e aumentando la sua densità. In questo modo si forma un efficace tappo mucoso a livello della cervice che sigilla fisicamente l’utero. Il tappo mucoso impedisce ai batteri e ad altri microorganismi patogeni di risalire attraverso il canale cervicale, mettendo al sicuro il feto dal rischio d’infezioni che potrebbero comprometterne lo sviluppo.

A seguito dell’impianto dell’embrione nell’utero, vengono rilasciati estrogeni e progesterone che causano un aumento della produzione di muco a livello delle ghiandole endocervicali situate nel canale cervicale.

In contemporanea, l’aumento degli ormoni porta ad una maggiore attività secretoria che causa la fuoriuscita di muco denso e viscoso nel canale cervicale.

Progressivamente il muco denso va a riempire e sigillare il canale cervicale formando appunto quello che è definito, appunto, tappo mucoso, una barriera compatta e vischiosa.

La presenza stessa dell’embrione e la compressione da parte dell’utero gravido contribuiscono ulteriormente all’occlusione e al sigillo del canale cervicale.

Il tappo mucoso cervicale raggiunge generalmente il massimo ispessimento tra la 6° e la 12° settimana di gestazione, per poi diminuire progressivamente di consistenza.

Funzione nutritiva del muco in gravidanza

Nelle primissime settimane, il muco cervicale fornisce nutrimento all’embrione prima che si formi la placenta. Contiene, infatti, amminoacidi, proteine, glucidi e altre sostanze essenziali per la moltiplicazione cellulare e la crescita dell’embrione. Il muco in gravidanza ha un ruolo simile al tuorlo nell’uovo di gallina, in quanto fornisce le risorse necessarie alla prima fase di sviluppo embrionale.

Protezione meccanica

Per tutta la durata della gestazione il muco continua a rivestire il canale cervicale svolgendo una funzione lubrificante e protettiva. Impedisce lesioni e lacerazioni a carico del canale cervicale e mantiene l’elasticità e la dilatazione necessarie per permettere il passaggio del feto durante il parto. Un’adeguata lubrificazione cervicale riduce anche il rischio di infezioni ascendenti.

Il muco in gravidanza conferma, dunque, la sua importanza per la salute riproduttiva femminile e la protezione del nascituro.

Condividi su facebook
Condividi su pinterest
Condividi su linkedin