Oggi rimanere incinta a 40 anni non è più una rarità. I motivi sono numerosi e coinvolgono prevalentemente la sfera sociale. Rispetto a un tempo, tutte le tempistiche si sono spostate in avanti: si studia più a lungo, si esce dalla famiglia di origine più tardi e anche i rapporti di coppia tendenzialmente si stabilizzano quando si è un po’ più maturi.
Inoltre, sono sempre più numerose le donne che lavorano e che vogliono affermarsi professionalmente, pertanto anche la ricerca di una gravidanza avviene di solito dopo i 30-35 anni.
Tuttavia, dopo una certa età la disponibilità ovarica inizia a diminuire e contestualmente si riducono le probabilità di rimanere incinta.
La capacità riproduttiva della donna si riduce man mano che aumenta l’età in virtù del fatto che il numero di follicoli ovarici disponibili diminuisce. Secondo gli studi scientifici, l’età in cui le probabilità di raggiungere la gravidanza sono maggiori è tra i 20 e i 25 anni.
Prima, sebbene la disponibilità ovarica sia maggiore, non ci sono ancora le condizioni ottimali per concepire mentre dai 30 anni in su inizia un calo significativo della fertilità. Mediamente dopo il 37 anni il calo è ancora più importante fino a che con la menopausa la possibilità di concepire si riduce del tutto.
Attorno ai 40 anni ci si trova una condizione in cui, in genere, è ancora possibile concepire, ma non così probabile. Si verifica spesso quella che viene chiamata subfertilità.
Secondo gli studi proposti dalla British Fertility Society, per capire a quale età iniziare a cercare il concepimento è importante valutare quanti figli si desidera avere e se si è disposti a sottoporsi a trattamenti per la fertilità.
In linea di massima, circa la metà delle donne che tenta di rimanere incinta dopo i 40 anni riesce nel suo intento. Tuttavia, iniziando a cercare il concepimento entro i 32 anni, le percentuali di probabilità possono salire fino al 90%, tenendo sempre conto che i tentativi possono durare anche oltre i 2 anni. Ciò significa che se si desiderano più figli, i tempi diventano più stretti: per essere abbastanza sicuri (90% delle probabilità) di riuscire a concepire 2 figli, i tentativi dovrebbero iniziare attorno ai 27 anni. Maggiore è il numero di figli che si desidera avere, tanto più si abbassa l’età a cui iniziare a ricercare la gravidanza.
Questo avviene perché, anche nel momento in cui le mestruazioni rimangono regolari, il numero di ovulazioni diminuisce, oltre al fatto che è più probabile che si formino ovociti imperfetti. Inoltre, anche gli aborti spontanei aumentano percentualmente.
La qualità degli ovuli diminuisce in quanto subiscono un processo di invecchiamento che può provocare la presenza di anomalie cromosomiche oppure si possono verificare difficoltà nell’annidamento nell’utero. Queste condizioni aumentano percentualmente il rischio di aborto spontaneo e di patologie come la sindrome di Down.
Anche gli stili di vita influenzano le possibilità di raggiungere il concepimento: le fumatrici, per esempio, hanno meno facilità a rimanere incinte e per loro si abbassa mediamente l’età della menopausa.
Sebbene le donne oggi siano molto più giovanili di un tempo e spesso a 40 anni siano in condizioni fisiche migliori rispetto a ciò che avveniva alle nostre nonne, ciò non toglie che statisticamente man mano che aumenta l’età della gravidanza, maggiori sono i rischi sia per la mamma sia per il feto.
Se entro i 30 anni il rischio di aborto spontaneo si aggira tra il 15% i il 30%, dopo i quarant’anni sale attorno al 40%.
Le complicazioni riguardano sia il feto sia la mamma: la probabilità di patologie come la sindrome di Down a 30 anni è di circa 1/100, ma dopo i 40 anni sale a 1/35. Inoltre, è altrettanto vero che dopo una certa età si possono presentare più facilmente patologie anche per la mamma come aumento della pressione, diabete gestazionale, endometriosi, placenta previa, etc.
Molte donne che desiderano una gravidanza, si chiedono come rimanere incinta a 40 anni. Migliorare gli stili di vita è senza dubbio un’ottima idea: non solo è positivo in vista di una possibile maternità, ma migliora il livello di benessere e la salute.
La crioconservazione degli ovuli è un metodo per aumentare la fertilità anche a 40 anni: gli ovuli vengono congelati e conservati in attesa di impiantarli in utero, dopo averli fecondati in vitro.
Si tratta di una interessante opportunità sia quando si sceglie di posticipare la fertilità per lavoro o in attesa di trovare il partner giusto (social freezing) sia per motivi di salute (medical freezing). Le donne colpite da un tumore, per esempio, possono congelare gli ovuli prima di sottoporsi alle cure oncologiche e procedere alla fecondazione nel momento in cui le loro condizioni di salute lo permettano.
Negli ultimi anni la crioconservazione del tessuto ovarico si presenta come un metodo particolarmente interessante sia per riportare le condizioni ormonali al periodo precedente rispetto alla malattia sia per ritardare il momento della menopausa.
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