È possibile prevedere l'ovulazione?

Pubblicato il 19 Novembre 2021

Conoscere il funzionamento del proprio corpo e sapere come quando avviene l’ovulazione è molto importante per riuscire a concepire.
Tramite il calcolo dell’ovulazione, infatti, si può conoscere il proprio periodo fertile e concentrare i tentativi per raggiungere la gravidanza desiderata.

Viceversa, se non si desidera avere figli, il calcolo ovulazione può essere utile per sapere quali siano i periodi più a rischio, sebbene utilizzato da solo non sia un metodo anticoncezionale sufficiente ad evitare le gravidanze.
Tuttavia, sebbene sia possibile fare il calcolo dell’ovulazione, non è detto che si possa prevedere con assoluta certezza. Vediamo perché.

Calcolo ovulazione: i giorni favorevoli per rimanere incinta

L’ovulazione è il periodo del ciclo mestruale in cui può avvenire il concepimento. Durante il ciclo mestruale, infatti, si susseguono delle fasi di diverso tipo, che hanno una specifica funzione per il perfetto funzionamento dell’apparato riproduttivo.

L’ovulazione è il periodo in cui l’ovocita giunge a maturazione grazie all’attività di stimolo svolta dagli estrogeni, si stacca dalle ovaie e compie il suo percorso verso le tube, dove potrà incontrare uno spermatozoo e avere inizio la fecondazione.

Tuttavia, non è così facile individuare a priori il momento in cui avverrà la fecondazione, tanto più se non si ha un ciclo molto regolare.

Calcolo dell’ovulazione: come si fa – Campagna del Cavolo

Mediamente, in un ciclo regolare di 28 giorni, l’ovulazione precede di 14 giorni il momento delle mestruazioni. Se però non si ha un ciclo regolare o se, comunque, non ha lo stesso intervallo tutti i mesi, diventa difficile prevedere quando arriveranno le mestruazioni.

Non è strano, infatti, che anche per chi ha un ciclo piuttosto preciso si possano verificare dei lievi scostamenti da un mese all’altro, sufficienti però per non permettere un calcolo dell’ovulazione perfetto.

Per riuscire a prevedere l’ovulazione si possono utilizzare diversi sistemi: se nessuno di essi è infallibile, ciò non toglie che combinati tra loro possono sensibilmente aumentare le probabilità di riuscire a concepire.

Conoscere il proprio corpo e riconoscere i sintomi dell’ovulazione

La conoscenza precisa del proprio corpo è sempre un buon aiuto in tutto ciò che riguarda il concepimento e la gravidanza.

Poiché ogni donna è un mondo a sé, le regole generali sono valide solo fino a un certo punto, dopo di che è necessario imparare ad ascoltare il proprio corpo e percepire segnali interessanti.

La durata del ciclo, se mediamente è di 28 giorni, può avere differenze da una donna all’altra e ci possono essere cicli da considerarsi regolari anche se si presentano con un intervallo diverso.

In questo caso, è importante osservare se il proprio ciclo è di qualche giorno in più o di qualche giorno di meno. Tenere un calendario delle mestruazioni può essere molto utile proprio in questa prospettiva.

Anche i sintomi dell’ovulazione possono essere un segnale interessante per riuscire a capire se in quel momento si sta ovulando. A differenza delle mestruazioni, i cui sintomi sono piuttosto evidenti in particolare con le perdite ematiche, l’ovulazione ha dei sintomi più blandi, che talvolta possono persino confondersi proprio con la sindrome premestruale.

In ogni caso, molte donne notano un cambiamento nel muco vaginale: in questa fase, infatti, si inspessisce e diventa più fluido, proprio per favorire la sopravvivenza degli spermatozoi che entrano nel canale vaginale e per condurli verso l’ovulo da fecondare.

La temperatura basale in questo periodo si innalza di qualche decimo di grado, motivo per cui la misurazione della temperatura viene definita proprio metodo della temperatura basale. Le differenze di temperatura, però, sono molto lievi e non sempre è possibile individuarle con certezza, tanto più che il nostro corpo non ha una temperatura sempre identica e l’innalzamento potrebbe essere dovuto anche ad altri fattori.

Inoltre, nella fase ovulatoria alcune donne percepiscono un lieve dolore all’ovaio: una specie di pizzicore che può assomigliare anche ai dolori mestruali, che potrebbe però testimoniare l’avvenuta maturazione dell’ovulo e l’inizio del suo viaggio verso le tube.

Infine, si possono percepire altri sintomi, come gonfiore al seno, lieve nausea o aumento della libido: in ogni caso ogni donna con una attenta osservazione può imparare a riconoscere i propri sintomi dell’ovulazione.

Prevedere l’ovulazione con la matematica

Il calcolo ovulazione non è mai un semplice calcolo matematico, in quanto ci sono troppe incognite (durata del ciclo, momento in cui si presenteranno le prossime mestruazioni, etc.) per poter avere una risposta certa.

Tuttavia, associando la conoscenza del proprio corpo e l’analisi dei sintomi dell’ovulazione con il calcolo matematico, si potrebbe raggiungere una certa precisione.

  • L’ovulazione dura circa 24 ore e gli spermatozoi possono rimanere attivi nel canale vaginale per un periodo di 3-4 giorni. Quindi, il periodo fertile dovrebbe durare circa 5 giorni, a partire dalla fase preovulatoria fino al giorno dell’ovulazione vera e propria.
  • L’ovulazione dovrebbe avvenire circa 14 giorni prima della mestruazione successiva. Quindi, per chi ha un ciclo regolare di 28 giorni, i tentativi dovrebbero concentrarsi a metà tra un ciclo e l’altro.
  • Se si ha un ciclo sostanzialmente regolare ma più breve o più corto, il calcolo va fatto sempre considerando che l’ovulazione dovrebbe avvenire 14 prima della mestruazione successiva. Chi ha un ciclo regolare di 34 giorni, per esempio, dovrà contare 20 giorni dall’inizio della mestruazione precedente, mentre chi ha un ciclo regolare di 24 giorni, dovrà contarne solo 10.
  • Se il ciclo è invece irregolare e ogni mese si presenta con un intervallo diverso, diventa più difficile fare un calcolo matematico. In questi casi è consigliabile utilizzare uno stick per il calcolo dell’ovulazione: si tratta di un test simile a quello che si usa per accertare la gravidanza attraverso l’esame della quantità e della concentrazione degli ormoni nelle urine. Si tratta di un metodo interessante soprattutto se usato quando si percepiscono quelli che potrebbero essere i sintomi dell’ovulazione.
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