Prima settimana di gravidanza: che cosa succede?

Prima settimana di gravidanza: che cosa succede?

Pubblicato il 21 agosto 2020

Molte donne si chiedono che cosa succeda durante la prima settimana di gravidanza, quali siano i sintomi e se sia possibile accorgersi già di essere incinte.

Avvertire i sintomi della gravidanza nella prima settimana è impossibile in quanto in quella fase, in realtà, il concepimento non è ancora avvenuto, se il calcolo delle settimane viene fatto attraverso il metodo convenzionale, che fa riferimento all’età gestazionale.

Occorre, dunque, fare chiarezza sui termini e distinguere tra età concezionale ed età gestazionale per evitare equivoci.

Come si calcolano le settimane di gravidanza

Per convenzione medica, il metodo di calcolare le settimane di gravidanza prevede che si faccia partire la gravidanza dal primo giorno dell’ultimo ciclo. In questo caso, si parla di età gestazionale.

Questo metodo è stato scelto per poter avere un punto di riferimento oggettivo: la data dell’ovulazione, infatti, non è certa ma si può supporre che si collochi circa a metà tra un ciclo mestruale e il successivo, quindi circa quattordici giorni dopo l’inizio dell’ultimo ciclo.

Tuttavia, ci possono essere differenze anche importanti dovuti a motivi vari: se, per esempio, una donna ha un ciclo irregolare o più lungo, l’ovulazione potrebbe avvenire in un altro periodo.

Inoltre, va considerato che possono passare alcuni giorni prima che lo spermatozoo raggiunga l’ovulo: di conseguenza, la finestra temporale per il concepimento non permette di conoscere con esattezza il momento in cui esso è avvenuto.

Pertanto, prendere come punto di riferimento la data di inizio dell’ultima mestruazione permette di avere una data di riferimento inequivocabile.

Da ciò deriva, dunque, che il concepimento è successivo alla prima settimana di gravidanza e che quindi non solo non ci siano sintomi, ma non ci sia ancora stata nemmeno la fecondazione.

La differenza tra età concezionale ed età gestazionale

In ambito medico, la data che fa ufficialmente riferimento per tutta la durata della gravidanza e in base alla quale si definiscono le date del parto presunto o, per esempio, delle ecografie è dunque quella gestazionale.

Se, invece, si fa riferimento alla data del concepimento come punto di partenza della gravidanza, allora si parla di età concezionale, proprio perché ha inizio dal momento in cui avviene la fecondazione.

Nel sentire comune, infatti, è piuttosto normale pensare che la gravidanza inizi con il concepimento. Quindi, quando ci si chiede che cosa succede nelle prime settimane di gravidanza, si fa chiaramente riferimento all’età concezionale e non a quella gestazionale. 

La prima settimana dopo il concepimento

L’organismo femminile, dal momento del concepimento in poi, inizia un lento e progressivo cambiamento che ha la funzione di accogliere al meglio il feto e permettere al corpo di adattarsi lentamente.

Non in tutte le gravidanze è possibile cogliere i sintomi già dopo una settimana dal concepimento, anche se in realtà le modifiche sono in atto fin da subito.

Si tratta, più che altro, di cambiamenti ormonali: per il momento sono ancora poco significativi, ma già dopo poche settimane inizieranno a farsi sentire in modo più evidente. I livelli di estrogeni e di progesterone, ormoni particolarmente interessati a questa fase della vita femminile, aumentano prima lentamente, poi sempre più rapidamente.

Perché in gravidanza aumentano estrogeni e progesterone

L’aumento degli ormoni femminili, estrogeni e progesterone, è fisiologico in gravidanza. Ed è responsabile di sintomi più o meno evidenti.

In gravidanza la loro azione è fondamentale per permetterne un corretto svolgimento e per garantire lo sviluppo del feto.

Il progesterone, nelle prime settimane di gravidanza:

  • contribuisce al corretto afflusso del sangue all’utero;
  • ha un effetto stimolante sull’endometrio affinché questo produca le sostanze nutritive necessarie all’embrione;
  • aiuta la formazione di quella che presto diventerà la placenta.

Nelle settimane successive, quando sarà formata la placenta, sarà quest’ultima a produrre progesterone che avrà ulteriori funzioni, tra cui quella di evitare che le contrazioni si verifichino troppo presto e quella di rinforzare i muscoli pelvici che dovranno sostenere il peso del feto.

Anche gli estrogeni in un primo momento vengono prodotti dal cosiddetto corpo-luteo, mentre in un secondo momento dalla placenta. 

Gli effetti degli ormoni in gravidanza

Oltre ad avere una importante funzione per il buon andamento della gravidanza, l’aumento di livelli degli ormoni provoca alcuni effetti collaterali che possono disturbare soprattutto nei primi mesi, ma anche creare sensazioni positive.

Nella prima settimana dopo il concepimento, in genere, i livelli sono ancora troppo bassi per avere degli effetti molto evidenti, tuttavia alcune donne percepiscono già alcune piccole modifiche nel loro organismo.

  • Senso di gonfiore: la sensazione di gonfiore è simile a quella che spesso accompagna la fase premestruale.
  • Seno dolorante: alcune donne accusano un lieve dolore, altre, più che altro, una specie di tensione che si aggiunge al gonfiore e a una specie di fastidio ai capezzoli.
  • Aumento del sonno: per alcune donne si tratta di un senso di stanchezza, per altre, invece, è proprio sonno, in genere, però, è accompagnato dalla sensazione di dormire meglio e più profondamente.
  • Euforia: anche l’umore subisce cambiamenti, che possono essere lievi o, anche, improvvisi. Molte donne provano fin da subito un senso di euforia e di energia.
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