È possibile mantenere una buona riserva ovarica?

Pubblicato il 05 Settembre 2024

Il mantenimento di una buona riserva ovarica è fondamentale per quelle donne che desiderano concepire o che, comunque, non lo escludono a priori.

Infatti, una riserva ovarica bassa implica necessariamente una riduzione delle probabilità di concepire, a causa di una diminuzione della quantità e della qualità di ovociti.

Fisiologicamente la riserva ovarica comincia a ridursi già attorno ai 30 anni, per poi calare drasticamente dopo i 36-38: tuttavia, attivare alcuni comportamenti può aiutare a conservarla il più a lungo possibile.

Che cos’è la riserva ovarica

Quando si parla di riserva ovarica si fa riferimento al patrimonio di ovociti presenti nelle ovaie femminili. A partire dalla nascita, infatti, si calcola che i follicoli disponibili sono circa 1-2 milioni: tuttavia, iniziano a diminuire immediatamente, tanto che nella pubertà, al momento del menarca, si stima che si siano già ridotti a circa trecentomila.

Nel corso della vita della donna, durante ogni mestruazione, un follicolo giunge a maturazione e rilascia un ovulo, pronto per essere fecondato. Sebbene la consistenza della riserva ovarica possa sembrare molto elevata rispetto al numero di ovuli realmente prodotti, è altrettanto vero che gran parte dei follicoli si deteriora prima di giungere a maturazione.

Per questo motivo, man mano che la riserva ovarica si esaurisce, diventa statisticamente più difficile raggiungere il concepimento.

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Quali fattori influenzano la diminuzione della riserva ovarica

La consistenza della riserva ovarica non è uguale per tutte le donne, sebbene nella normalità rientri entro un determinato range. I fattori che determinano la quantità di follicoli e che possono influire sulla diminuzione sono numerosi. In particolare:

  • Fattori genetici: alcune donne hanno un corredo di follicoli più elevato di altre. Si tratta di una predisposizione naturale che può rendere il concepimento più semplice. Anche la rapidità della diminuzione del numero dei follicoli può essere ereditaria. Inoltre, possono essere presenti mutazioni genetiche, come la sindrome di Turner, che possono compromettere la riserva ovarica.
  • Età: durante il processo di invecchiamento, la riduzione della riserva ovarica è fisiologica. Sia il numero che la qualità degli ovociti nelle ovaie diminuisce e raggiunge un punto oltre il quale non è più possibile concepire. L’età media per la menopausa, ovvero il momento in cui si interrompono le funzioni riproduttive, è di 50 anni. Tuttavia, la maggior parte delle donne che soffre di infertilità è compresa nella fascia d’età che va già dai 30 ai 40 anni, a testimonianza del fatto che la riserva ovarica inizia a ridursi molto precocemente.
  • Condizioni di salute e patologie: problemi di salute e condizioni mediche possono influenzare negativamente la riserva ovarica. Per esempio, gli interventi chirurgici alle ovaie, come la rimozione di cisti, possono ridurre il numero di follicoli disponibili. I trattamenti oncologici, come la chemioterapia e la radioterapia, sono notoriamente dannosi per le ovaie e possono portare ad una diminuzione significativa della riserva ovarica. Per questo motivo, alle pazienti oncologiche che desiderano figli si consiglia la crioconservazione degli ovociti. Inoltre, le malattie autoimmuni, dove il sistema immunitario attacca i tessuti del corpo, possono colpire anche le ovaie e comprometterne la funzione. Infine, condizioni come l’endometriosi, una patologia in cui il tessuto endometriale cresce fuori dall’utero, può causare infiammazione e danni alle ovaie, riducendo così la riserva ovarica.
  • Stili di vita: anche lo stile di vita può avere un impatto significativo sulla riserva ovarica. Il fumo è uno dei principali fattori negativi, poiché le sostanze chimiche presenti nelle sigarette possono danneggiare i follicoli ovarici e accelerare la loro perdita. Anche l’abuso di alcol e l’uso di droghe possono avere effetti deleteri sulla salute riproduttiva. D’altra parte, una dieta equilibrata e ricca di antiossidanti può aiutare a mantenere una buona riserva ovarica. Frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre sono alimenti consigliati per sostenere la salute ovarica. L’esercizio fisico regolare è benefico, ma è importante evitare l’eccesso, poiché l’attività fisica estrema può portare a squilibri ormonali che influenzano negativamente la fertilità.

Come valutare la riserva ovarica

Per valutare se la consistenza della propria riserva ovarica sia sufficiente per avere buone probabilità di concepire vi sono due metodi:

  • Il conteggio dei follicoli antrali: si esegue attraverso un’ecografia transvaginale attraverso la quale si osserva quanti siano i follicoli presenti all’interno delle ovaie. In genere, si esegue tra il 2° e il 5° giorno del ciclo mestruale. Se sono presenti tra i 10 e i 20 follicoli, si considera che vi sia una riserva ovarica normale, se ve ne sono meno di 10 si ha una bassa riserva ovarica, mentre se ve ne sono più di 20 si ha un’elevata riserva ovarica.
  • Analisi dell’ormone antimulleriano: l’ormone antimulleriano è un predittore della diminuzione della funzione ovarica. Pertanto, valori inferiori a 1 ng/mL possono essere sintomo di una scarsa riserva ovarica e ci possono essere meno probabilità di raggiungere il concepimento.

Come contrastare la diminuzione della riserva ovarica

Poiché la diminuzione della riserva ovarica può essere influenzata dagli stili di vita, è essenziale assumere uno stile di vita sano. Sebbene ridurre assunzione di alcol, evitare il fumo, seguire una dieta bilanciata e fare attività fisica possano essere scelte molto importanti per la salute riproduttiva, talvolta, non è sufficiente.

In tal caso, può essere necessario sottoporsi ad alcuni trattamenti.

I trattamenti per la diminuzione della riserva ovarica

In caso di riserva ovarica bassa, esistono alcuni trattamenti che possono aiutare a migliorare le possibilità di concepimento:

  • Induzione dell’ovulazione: questo trattamento stimola le ovaie a produrre più ovuli, aumentando le probabilità di concepimento. Viene spesso utilizzato in combinazione con altre tecniche di riproduzione assistita.
  • Uso di ovociti donati: per le donne con riserva ovarica molto bassa o di età superiore ai 42 anni, può essere necessario ricorrere a ovociti donati. Questa tecnica di riproduzione assistita prevede l’utilizzo di ovuli di una donatrice, aumentando le possibilità di successo della fecondazione.
  • Crioconservazione degli ovociti: per le donne che devono sottoporsi a trattamenti medici dannosi per le ovaie, come la chemioterapia, la crioconservazione degli ovociti costituisce una soluzione. Questa tecnica permette di preservare gli ovuli per un uso futuro, mantenendo la possibilità di concepire anche dopo i trattamenti.
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