Spesso quando si aspetta un bambino ci si chiede se sia necessario assumere degli integratori affinché la gravidanza si svolga nel migliore dei modi e il bambino sia sano e forte.
La stessa domanda, talvolta, ce la si pone quando si sta andando alla ricerca di una gravidanza e non si riesce a concepire.
Del resto, spesso anche i media pubblicizzano sovente gli integratori per la gravidanza anche se non sempre è chiaro se siano effettivamente utili o se si tratti solo di interesse economico.
Fare chiarezza su questo argomento è, dunque, molto importante.
Secondo le linee guida dell’Associazione Ostetriche e Ginecologi Italiani, scritte tenendo conto delle indicazioni dell’OMS, durante la gravidanza il fabbisogno energetico per le donne sane, normopeso e con uno stile di vita attivo comporta un leggero aumento a seconda del trimestre.
Si consiglia, a tal proposito, di mantenere un equilibrio tra carboidrati, grassi e proteine, aumentando in modo bilanciato l’apporto di macronutrienti.
Non è necessario, come spesso si pensa, “mangiare per due”, in quando un eccessivo aumento di calorie potrebbe portare al sovrappeso, che può risultare dannoso per il bambino. Nelle mamme con forte sovrappeso e obesità vi è un maggiore rischio di conseguenze negative sullo sviluppo del bambino o di patologie metaboliche nell’età adulta.
Le linee guida dell’European Food Safety Authority indicano che l’aumento del fabbisogno calorico dovrebbe essere così suddiviso:
In linea di massima, il metabolismo basale della donna in gravidanza aumenta di circa il 20%, a causa della stimolazione prodotta dagli ormoni sulla tiroide. Tuttavia, è necessario valutare anche l’attività fisica svolta, che se si riduce eccessivamente potrebbe portare a un aumento di peso.
Tuttavia, secondo gli studi scientifici, il peso materno prima della gravidanza e nei primi mesi della gestazione incide in maniera determinante sul peso alla nascita del bambino. Pertanto, già dalle prime fasi della gravidanza bisognerà intervenire per correggere eventuali comportamenti a rischio.
Al di là del fabbisogno energetico complessivo, è bene valutare quali siano i nutrienti che richiedono un fabbisogno maggiore ed, eventualmente, un’integrazione oltre all’alimentazione.
Per quanto riguarda i macronutrienti, i carboidrati sono la fonte principale di energia e in gravidanza devono essere incrementati. Si calcola che la quantità da assumere ogni giorno non dovrebbe essere inferiore a 175 g/die.
Tuttavia, vanno privilegiati i cereali integrali, che garantiscono anche un apporto di fibre.
Anche i grassi non vanno ridotti eccessivamente, in quando consentono uno sviluppo corretto del bambino non solo durante la gestazione, ma anche dopo la nascita tramite il latte materno.
Per quanto riguarda l’assunzione di proteine, che sono fondamentali per lo sviluppo del feto in termini di peso e lunghezza, dovrebbe aumentare in particolare nel terzo trimestre: da 54 g/die, che è la quantità raccomandata per le donne adulte, dovrebbe salire di solo 1 g/die nel primo trimestre, di 8 g/die nel secondo e di 26 g/die nel terzo.
I macronutrienti possono essere integrati attraverso una dieta completa e corretta. Tuttavia, per quanto riguarda, invece, i micronutrienti, talvolta può essere necessaria una assunzione tramite integratori.
Ecco, dunque, quali micronutrienti richiedono integrazione in gravidanza e per quali, invece, è sufficiente una alimentazione varia e corretta.
Per quanto riguarda, invece, la vitamina B6, la vitamina E, la vitamina C, e i composti multivitaminici, secondo le linee guida dell’AOGOI, non c’è necessità di integratori per migliorare le condizioni della mamma o del bambino durante la gravidanza.
Un discorso analogo a quello relativo alla gravidanza può essere fatto per gli integratori della fertilità. In linea di massima una sana alimentazione è il primo metodo per migliorare le probabilità di riuscire a concepire.
Tuttavia, in alcuni casi potrebbe essere necessario l’aiuto esterno di qualche integratore. In particolare, l’acido folico dovrebbe essere integrato già prima della gravidanza, almeno a partire da un mese prima.
Chi, quindi, sta cercando un figlio dovrebbe iniziare subito ad assumere questa vitamina, concordando con il medico curante quantità e modalità di somministrazione.
Per le donne molto carenti di ferro o con carenze specifiche andranno valutate con il ginecologo alcune integrazioni.
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