Vitamine e integratori in gravidanza o per il concepimento: sì o no?

Pubblicato il 17 Dicembre 2021

Spesso quando si aspetta un bambino ci si chiede se sia necessario assumere degli integratori affinché la gravidanza si svolga nel migliore dei modi e il bambino sia sano e forte.

La stessa domanda, talvolta, ce la si pone quando si sta andando alla ricerca di una gravidanza e non si riesce a concepire.

Del resto, spesso anche i media pubblicizzano sovente gli integratori per la gravidanza anche se non sempre è chiaro se siano effettivamente utili o se si tratti solo di interesse economico.
Fare chiarezza su questo argomento è, dunque, molto importante.

Il fabbisogno alimentare in gravidanza

Secondo le linee guida dell’Associazione Ostetriche e Ginecologi Italiani, scritte tenendo conto delle indicazioni dell’OMS, durante la gravidanza il fabbisogno energetico per le donne sane, normopeso e con uno stile di vita attivo comporta un leggero aumento a seconda del trimestre.

Si consiglia, a tal proposito, di mantenere un equilibrio tra carboidrati, grassi e proteine, aumentando in modo bilanciato l’apporto di macronutrienti.

Non è necessario, come spesso si pensa, “mangiare per due”, in quando un eccessivo aumento di calorie potrebbe portare al sovrappeso, che può risultare dannoso per il bambino. Nelle mamme con forte sovrappeso e obesità vi è un maggiore rischio di conseguenze negative sullo sviluppo del bambino o di patologie metaboliche nell’età adulta.

integratori gravidanza - Campagna del Cavolo

Le linee guida dell’European Food Safety Authority indicano che l’aumento del fabbisogno calorico dovrebbe essere così suddiviso:

  • Aumento di 70 kcal/die nel primo trimestre;
  • Aumento di 260 kcal/die nel secondo trimestre;
  • Aumento di 500 kcal/die nel terzo trimestre.


In linea di massima, il metabolismo basale della donna in gravidanza aumenta di circa il 20%, a causa della stimolazione prodotta dagli ormoni sulla tiroide. Tuttavia, è necessario valutare anche l’attività fisica svolta, che se si riduce eccessivamente potrebbe portare a un aumento di peso.

Tuttavia, secondo gli studi scientifici, il peso materno prima della gravidanza e nei primi mesi della gestazione incide in maniera determinante sul peso alla nascita del bambino. Pertanto, già dalle prime fasi della gravidanza bisognerà intervenire per correggere eventuali comportamenti a rischio.

Al di là del fabbisogno energetico complessivo, è bene valutare quali siano i nutrienti che richiedono un fabbisogno maggiore ed, eventualmente, un’integrazione oltre all’alimentazione.

Il fabbisogno di nutrienti

Per quanto riguarda i macronutrienti, i carboidrati sono la fonte principale di energia e in gravidanza devono essere incrementati. Si calcola che la quantità da assumere ogni giorno non dovrebbe essere inferiore a 175 g/die.
Tuttavia, vanno privilegiati i cereali integrali, che garantiscono anche un apporto di fibre.

Anche i grassi non vanno ridotti eccessivamente, in quando consentono uno sviluppo corretto del bambino non solo durante la gestazione, ma anche dopo la nascita tramite il latte materno.

Per quanto riguarda l’assunzione di proteine, che sono fondamentali per lo sviluppo del feto in termini di peso e lunghezza, dovrebbe aumentare in particolare nel terzo trimestre: da 54 g/die, che è la quantità raccomandata per le donne adulte, dovrebbe salire di solo 1 g/die nel primo trimestre, di 8 g/die nel secondo e di 26 g/die nel terzo.

Integratori e gravidanza: come comportarsi

I macronutrienti possono essere integrati attraverso una dieta completa e corretta. Tuttavia, per quanto riguarda, invece, i micronutrienti, talvolta può essere necessaria una assunzione tramite integratori.

Ecco, dunque, quali micronutrienti richiedono integrazione in gravidanza e per quali, invece, è sufficiente una alimentazione varia e corretta.

  • Acido folico: si tratta di una vitamina molto importante per lo sviluppo del feto. Poiché è difficile da integrare con la semplice alimentazione, in gravidanza richiede un’integrazione di 400 μg/die almeno per i primi mesi di gravidanza.
  • Ferro: durante la gravidanza vengono prescritti esami ematici che consentono di valutare le concentrazioni di emoglobina, importante per la coagulazione durante il parto. Non è raro che si rilevino livelli bassi, in tal caso è consigliabile un’integrazione di 60-120 mg/die.
  • Calcio: anche per il calcio l’integrazione può essere indicata in contesti specifici per diminuire il rischio di pre-eclampsia. In particolare, viene prescritta per quelle donne che fanno parte di popolazioni che hanno una dieta povera di calcio.
  • Vitamina A: anche in questo caso l’assunzione tramite integratori è dipendente da condizioni specifiche. In alcune aree geografiche, infatti, si tratta di un problema diffuso che può provocare cecità nel bambino.


Per quanto riguarda, invece, la vitamina B6, la vitamina E, la vitamina C, e i composti multivitaminici, secondo le linee guida dell’AOGOI, non c’è necessità di integratori per migliorare le condizioni della mamma o del bambino durante la gravidanza.

Integratori fertilità: quali sono consigliati

Un discorso analogo a quello relativo alla gravidanza può essere fatto per gli integratori della fertilità. In linea di massima una sana alimentazione è il primo metodo per migliorare le probabilità di riuscire a concepire.

Tuttavia, in alcuni casi potrebbe essere necessario l’aiuto esterno di qualche integratore. In particolare, l’acido folico dovrebbe essere integrato già prima della gravidanza, almeno a partire da un mese prima.

Chi, quindi, sta cercando un figlio dovrebbe iniziare subito ad assumere questa vitamina, concordando con il medico curante quantità e modalità di somministrazione.

Per le donne molto carenti di ferro o con carenze specifiche andranno valutate con il ginecologo alcune integrazioni.

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