La gravidanza non è uno stato particolare della vita di una donna, ma non rappresenta certo una malattia.
Molte donne si chiedono se sia opportuno fare ginnastica in gravidanza e la risposta è senza dubbio sì, anche se vanno tenuti in debita considerazione alcuni aspetti ed esaminati i tipi di esercizi a cui ci si può sottoporre tranquillamente e quelli, invece, che è meglio evitare.
Fare ginnastica in gravidanza è consigliabile per una serie di motivo che comprendono sia la salute fisica della futura mamma sia il benessere generale, compreso quello emotivo.
L’attività fisica ha numerosi benefici sulla sfera psicologica, che sono ormai noti e dimostrati. Lo sport è un vero alleato per una gravidanza serena: nei lunghi mesi di gestazione è normale che si possano avere dei momenti di difficoltà e affrontare i cambiamenti può non essere facile per tutte le donne.
Lo sport aiuta a mantenere un buon rapporto con il proprio corpo e ad adeguarsi meglio alle nuove condizioni fisiche. Inoltre, essere in forma è un ottimo modo per affrontare il parto: se i muscoli, in particolare quelli dell’addome e pelvici, rimangono elastici, è probabile che il travaglio possa avvenire in modo meno traumatico, in particolare per quanto riguarda la fase di espulsione.
Inoltre, fare ginnastica in gravidanza aiuta a contenere l’aumento di peso e spesso permette di tornare in forma dopo la gravidanza in tempi più brevi.
Tuttavia, va tenuto conto che ci sono delle regole da rispettare per evitare situazioni che potrebbero nuocere al feto e alla mamma. Inoltre, potrebbero esserci condizioni personali che potrebbero sconsigliare l’attività fisica. In ogni caso, prima di iniziare una attività è sempre meglio confrontarsi con il proprio medico curante. Se si è già attive dal punto di vista sportivo, è consigliabile valutare le condizioni con il proprio preparatore per capire fino a quando si può continuare a fare sport e se eventualmente ridurre l’attività o modificarla.
Se, dunque, la ginnastica in gravidanza è consigliata, a meno di particolari condizioni, resta da capire quali siano gli esercizi più adatti e quali, invece, sia meglio evitare.
Nelle linee guida 2020 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità su attività fisica e sedentarietà vengono indicati per la prima volta anche i livelli di attività fisica raccomandati per le donne in gravidanza e nel post parto. A testimonianza di come in questi ultimi anni l’attività fisica sia stata rivalutata e di come oggi sia considerata importante per chiunque, le linee guida OMS prendono in considerazione dal punto di vista sportivo anche gli anziani, i malati cronici e le persone con disabilità.
A tal proposito, viene consigliato per le donne in gravidanza e nel post-parto una attività fisica di tipo aerobico e di intensità moderata, che dovrebbe avere una durata di circa 150 minuti alla settimana. Anche lo stretching dolce è considerato un ottimo metodo di allenamento per le gestanti da parte dell’OMS.
Entrando nello specifico degli esercizi da svolgere in gravidanza, va considerato anche il trimestre in cui ci si trova.
Infatti, possono esserci delle sostanziali differenze nel corso dei mesi a causa della mutata struttura fisica ma anche del periodo di gestazione.
Allo stato attuale non è del tutto chiaro se l’attività fisica intensa nei primi mesi di gravidanza, in particolare la corsa, possa avere influenza sul rischio di aborto: gli studi scientifici avrebbero dato risultati contrastanti. Pertanto, le opinioni degli esperti non sempre sono concordi. Tuttavia, si tende a consigliare di evitare sport ad alto rischio di cadute o di contatto durante tutta durata della gravidanza e, in particolare, nel primo e nel terzo trimestre. Anche gli sport estremi, come il paracadutismo, sarebbero da evitare in gravidanza.
Senza dubbio vi sono attività sportive particolarmente consigliate in gravidanza e sono tutte quelle che permettono una attività dolce con una intensità moderata.
In particolare:
Se, in assenza di controindicazioni specifiche, in gravidanza è raccomandato fare ginnastica, va però tenuto conto che alcune attività potrebbero essere troppo intense e rischiose.
Meglio, dunque, evitare sport ad alta intensità, che facciano aumentare eccessivamente la frequenza cardiaca. È consigliabile, infatti, non superare i 140 battiti al minuto. A partire dal secondo trimestre, inoltre, vanno escluse tutte le attività che richiedono la posizione prona, perché potrebbero schiacciare il bambino.
Anche la corsa intensa e i salti sarebbero da evitare, in quanto potrebbero sollecitare eccessivamente l’utero e portare a contrazioni dannose per il feto.
Inoltre, gli sport estremi, quelli a rischio cadute e quelli da contatto sarebbero da evitare durante tutto l’arco della gravidanza. Chi già pratica questi sport, soprattutto se a certi livelli, dovrebbe consultarsi con il proprio ginecologo e con il preparatore atletico per valutare come condurre questa attività durante la gravidanza e se sospenderla.
Copyright © 2019-2022 All Rights Reserved by PMA-ITALIA | Privacy Policy – Cookie Policy – Impostazioni Cookies
Links