Smettere di fumare in gravidanza: perché è importante

Smettere di fumare in gravidanza: perché è importante

Pubblicato il 20 Agosto 2021

Ormai è risaputo che smettere di fumare in gravidanza è importante sia per la salute del nascituro, sia per quella della mamma.

Quello che però le mamme fumatrici non sanno è che smettere a gravidanza iniziata è comunque una buona idea: sebbene sia innegabile che prima si smette, meglio è, è altrettanto vero che anche se si è fumato prima della gravidanza e a gravidanza iniziata, potrebbe non essere troppo tardi.

E, soprattutto, è fondamentale incentivare le mamme fumatrici a farlo in qualsiasi momento della gravidanza si trovino.  

Di solito, sapere che la propria scelta può favorire la salute del bambino è un importante incentivo per abbandonare la sigaretta: meglio, dunque, puntare sui benefici piuttosto che colpevolizzare le donne che fumano.

Quali sono i rischi del fumo prima della gravidanza

I danni collegati al fumo sono numerosi e partono ancora prima del concepimento.

Secondo gli studi scientifici, il fumo in giovane età è una delle principali cause di malattie respiratorie, cardiovascolari e neoplastiche.

Ma c’è di più: nella combustione del fumo di sigaretta ci sono sostanze particolarmente dannose per le cellule riproduttive sia maschili sia femminili.

Fumre in gravidanza – Campagna del Cavolo

Nel caso maschile, la combustione del tabacco può interferire nella fase di produzione degli spermatozoi: già nel primo sviluppo della cellula le sostanze tossiche che si generano con il fumo riescono a superare la barriera emato-testicolare che protegge i tessuti dalle aggressioni esterne e a danneggiare la crescita dello spermatozoo. Tuttavia, i danni si possono registrare anche negli spermatozoi maturi, probabilmente a causa della quantità dei radicali ossidativi che si trovano nel liquido seminale.

Anche per quanto riguarda le donne, il fumo e la fertilità femminile hanno una importante correlazione. Così come avviene nei confronti degli spermatozoi, anche i gameti femminili vengono danneggiati da sostanze come il cadmio e la cotinina, uno dei principali alcaloidi contenuti nel tabacco, e rilasciati dal fumo di sigaretta.

Ne consegue un danno importante alla qualità dei follicoli ovarici e un maggior rischio di diminuzione della riserva ovarica. Secondo i dati del Ministero della Salute ben il 13% dei casi di infertilità femminile è causato proprio dal fumo. Se si aggiunge il fatto che, tra gli uomini, chi è un forte fumatore subisce un calo della produzione spermatica di circa il 22%, si può capire come il fumo possa nuocere gravemente alla possibilità di raggiungere il concepimento.

Smettere di fumare in gravidanza: i benefici per mamma e feto

Una volta che si scopre che si aspetta un bambino, sarebbe importante decidere di smettere di fumare. Anche in questo caso sono numerosi gli studi che dimostrano i benefici di questa scelta: le sostanze tossiche che, in fase di concepimento, danneggiano i gameti, durante la gravidanza passano attraverso i polmoni al sangue materno e raggiungono la placenta dove possono provocare un rallentamento della crescita del feto.

Inoltre, può aumentare sensibilmente il rischio di aborto spontaneo e di parto prematuro. 

I danni al feto non sono causati solo dal fumo materno, ma anche dal fumo passivo a cui può essere esposta la mamma: secondo ricerche scientifiche, una donna non fumatrice che sia esposta a lungo al fumo passivo può avere il 60% di probabilità in più di una gravidanza extrauterina.

Per quanto riguarda, invece, i maschi la decisione di smettere di fumare dovrebbe essere presa prima ancora di concepire. Oltre a ostacolare il concepimento, infatti, il fumo paterno può provocare danni al DNA degli spermatozoi da cui potrà formarsi il feto: non è raro che questa situazione stia alla base di alcune patologie genetiche. Le sostanze sprigionate dal fumo di sigaretta sarebbero infatti in grado di far mutare la struttura delle cellule germinali umane. Inoltre, in alcuni casi ci sarebbe correlazione anche con difetti cardiaci congeniti rilevati nel feto.

Quando smettere di fumare in gravidanza: al più presto, ma non è mai troppo tardi

Molte donne fumatrici si chiedono quando smettere di fumare in gravidanza. Ovviamente, prima si prende questa decisione, minore è il rischio di conseguenze sulla salute del feto, ma in ogni momento smettere di fumare è una buona idea.

Se si è continuato a fumare anche dopo il concepimento, non deve valere la scusa che ormai il danno è stato fatto.

Uno studio dell’Università di Southampton dimostra come anche se si smette di fumare a gravidanza iniziata, ci sono buone probabilità che il peso rimanga nella norma e che non ci sia un elevato rischio di parto prematuro.

Sebbene sia auspicabile lavorare al fine di ottenere un abbandono totale e duraturo delle sigarette, almeno la sospensione temporanea in gravidanza o una netta diminuzione del numero di sigarette consumate giorno possono rappresentare un buon compromesso per le donne che non riescono a smettere del tutto.  

Dunque, da parte degli operatori sanitari è sempre meglio consigliare e informare in modo approfondito, piuttosto che colpevolizzare.

 

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