Il testosterone è un ormone tipicamente maschile, ma è prodotto anche dall’organismo femminile, sebbene in quantità ridotta.
Molte donne, quando il proprio partner ha livelli di testosterone basso, si chiedono se questo possa influire negativamente sulla fertilità e, nel caso, come affrontare la situazione. Spesso, infatti, gli uomini sono restii a sottoporsi a visite andrologiche che, invece, in queste situazioni sono indispensabili per sondare in modo approfondito le cause e per prendere le corrette contromisure.
Il testosterone è un ormone fondamentale per lo sviluppo dei caratteri sessuali dell’uomo e viene prodotto dai testicoli. Nella donna, invece, la produzione di testosterone è circa 20-50 volte inferiore a quella dell’uomo e viene prodotta dalle ovaie.
Tuttavia, le funzioni del testosterone non si limitano alla sfera sessuale, ma sono molto più ampie e riguardano anche la sfera cerebrale e muscolare.
Durante le fasi della vita dell’uomo, fin dalla nascita, il testosterone agisce in maniera determinante sullo sviluppo dei:
Nella fase prenatale, il testosterone determina il sesso del nascituro, influendo sulla formazione degli organi genitali esterni.
Tuttavia, fino alla pubertà la sua presenza non è così evidente, mentre dall’adolescenza in poi determina la struttura fisica del ragazzo, influendo sulla crescita della barba e dei peli, sullo sviluppo del pene e delle ghiandole sebacee, sulla formazione muscolare e ossea e influenzando il tono della voce. Insomma, le trasformazioni tipiche che si possono notare nel corpo degli adolescenti maschi sono causate proprio dall’azione del testosterone.
Inoltre, il testosterone ha una notevole influenza a livello sessuale:
Inoltre:
Conoscere la quantità di testosterone prodotto da un organismo maschile è importante in fase diagnostica quando si verificano problemi a livello dell’apparato riproduttore.
In particolare, per capire le cause di disturbi sessuali, di infertilità o di patologie relative alla sfera sessuale come tumori testicolari.
Anche negli adolescenti, in caso di sviluppo tardivo, potrebbe essere utile valutare la produzione di testosterone per capire se può esserne la causa.
Fino ai 12-13 anni la produzione di testosterone è molto bassa, poi inizia a salire. I valori di riferimento possono variare da un laboratorio di analisi all’altro, oltre al fatto che alla quella età potrebbero esserci fasi dello sviluppo diverse da un ragazzo all’altro. Mediamente, si calcola che dopo il 18 anni ci si trovi in una condizione di normalità tra i 350 e i 1100 ng/dl e che ogni anno ci sia una diminuzione media dell’1%. Al di sotto dei 200 ng/dl si potrebbe essere in presenza di ipogonadismo, ovvero una condizione patologica durante la quale non viene prodotto sufficiente testosterone.
Per misurare i valori del testosterone è necessario sottoporsi a esami ematici specifici ed è sempre opportuno consultare un andrologo che interpreti i risultati e che prescriva, ove necessario, i corretti trattamenti.
Poiché il testosterone è un ormone che influisce in modo determinante sulla sfera sessuale, la sua presenza influisce anche sulla fertilità e sulle probabilità di concepire.
Quando si desidera concepire e, nonostante ripetuti tentativi, non si riesce, si può osservare se si verificano sintomi maschili tali da indurre a pensare a una bassa produzione di testosterone. Tra i quali:
Nel caso, è sempre meglio rivolgersi a un medico specialista: una bassa produzione di testosterone, infatti, va opportunamente analizzata da un andrologo per capire le cause, le possibili conseguenze e come agire in relazione alla ricerca di una gravidanza.
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