Le tecniche di social freezing sono quelle procedure per la salvaguardia della fertilità che vengono scelte per motivi sociali. In questi casi, lo slittamento in avanti del momento in cui si decide di concepire potrebbe ridurre la fertilità: dopo i 30-35 anni, infatti, la fertilità inizia a diminuire e, col passare degli anni, si riduce ancora più drasticamente.
A differenza di ciò che si pensa comunemente non è un problema esclusivamente femminile, ma interessa anche gli uomini.
Il calo demografico è un problema molto serio nel nostro paese. Le ultime statistiche dimostrano come il trend negativo prosegua. Secondo i dati ISTAT, le nascite si attestano attorno alle 400 mila unità all’anno, provocando un grosso scompenso. Questi dati, secondo gli esperti, sarebbero compatibili con una popolazione di circa 30 milioni di persone, mentre in Italia attualmente è di 59.
Questa tendenza è al ribasso ormai dal 2014 e non accenna a migliorare. Anzi, dopo la pandemia, si è registrato un ulteriore calo, che rappresenta una coda lunga delle difficoltà che si sono abbattute sulla nostra nazione.
La preoccupazione per questa situazione è tanta: le condizioni economiche, la mancanza di politiche sociali adeguate, ma anche fattori sociali contribuiscono a spingere le coppie a ricercare la maternità più in là negli anni.
Tuttavia, ciò implica l’aumento delle probabilità di non riuscire più a concepire.
Sono numerosi i motivi personali che possono spingere a differire il momento in cui diventare genitori: oggi si studia più a lungo e si entra nel mondo del lavoro più tardi. Per chi desidera far carriera o anche solo avere una situazione economica stabile, possono essere necessari alcuni anni per raggiungere una condizione favorevole. A ciò si possono aggiungere altre problematiche personali, come per esempio la mancanza di un partner con cui creare una famiglia.
Per superare queste difficoltà si può pensare di ricorrere alle tecniche di preservazione della fertilità, che consentono di aumentare sensibilmente le probabilità di concepire nel momento in cui si sia finalmente nelle condizioni di farlo, anche se non si è più giovanissimi. In questo caso, si parla di tecniche di social freezing.
Le tecniche di social freezing sono delle procedure che consentono di preservare la fertilità a scopo precauzionale, nel caso in cui ci si voglia garantire la possibilità di concepire in un futuro. Rientrano in questi casi anche quelle donne che nell’immediato non desiderano figli ma che non escludono che un domani, magari in un’altra situazione socioeconomica o sentimentale, possano cambiare idea.
Le tecniche di social freezing prevedono la crioconservazione degli ovociti e, mentre nel caso maschile, si attua la crioconservazione del liquido seminale.
In questicasi i gameti vengono prelevati e congelati, conservandoli in vista di una procreazione futura. Nel momento in cui si decide di provare a concepire possono essere utilizzati gli ovociti oppure lo sperma che sono stati conservati.
Sia per l’uomo che per la donna, infatti, dopo una certa età il tasso di fecondità diminuisce. Nelle donne c’è già un importante calo attorno ai 32 anni, che diventa ancora più sensibile dopo i 37. Il declino prosegue inesorabilmente fino a condurre alla menopausa. Attorno ai 40 anni si presenta il numero più elevato di casi di infertilità.
Dopo i 40 anni dei genitori, inoltre, aumentano anche le probabilità di malformazioni al feto o di patologie cromosomiche: questo è legato proprio alla qualità dei gameti, sia maschili sia femminili, che con l’aumentare dell’età si riduce progressivamente.
Il congelamento degli ovociti può essere effettuato anche in assenza di partner ed è consigliato anche per quelle persone che non escludono la genitorialità, ma non sono nelle condizioni di realizzarla nell’immediato.
Il primo passo è quello di rivolgersi al proprio medico ginecologo per valutare la situazione della fertilità.
Per la donna vengono prescritti alcuni esami per valutare la riserva ovarica:
Nel caso in cui gli esami diano esito positivo, viene effettuata la stimolazione ovarica: attraverso iniezioni sottocutanee vengono somministrati ormoni che porteranno alla maturazione dei follicoli. Tutto il processo viene monitorato tramite ecografia e ulteriori esami per il dosaggio ormonale.
La procedura prosegue con il prelievo degli ovociti, che avviene per via transvaginale in anestesia.
Il congelamento del liquido seminale avviene dopo il prelievo dello sperma eiaculato. Anche in questo caso, l’uomo dovrà rivolgersi al proprio andrologo o a un centro specializzato che disporrà gli esami diagnostici preventivi.
Lo sperma raccolto verrà sottoposto a spermiogramma, per valutare la quantità e la qualità dei gameti presenti.
Il liquido verrà poi criocongelato e conservato in modo tale da essere pronto nel momento in cui sia necessario per l’inseminazione.
Le tecniche di social freezing possono essere scelte da tutte quelle persone che desiderano, o non escludono, la genitorialità sebbene non nell’immediato.
Il prelievo e la conservazione dei gameti ha maggiore successo se viene effettuata a un’età più giovane, in quanto con il passare degli anni la qualità degli ovuli e degli spermatozoi si riduce, oltre al fatto che diminuisce anche il numero dei gameti stessi. Il consiglio è di mettere in atto queste tecniche, per la donna entro i 36 anni, anche se in alcuni casi può essere fatta anche fino ai 40 anni.
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