Quando non c’è ovulazione: quali sono i sintomi?

Pubblicato il 27 Febbraio 2025

Spesso, quando si ha un ciclo irregolare o si riscontrano difficoltà nel concepimento, ci si chiede se il problema possa essere legato all’ovulazione. L’ovulazione, infatti, è una fase essenziale del ciclo mestruale, in cui l’ovaio rilascia un ovocita maturo pronto per essere fecondato. Tuttavia, può capitare che questa fase non avvenga: in tal caso si parla di anovulazione.

L’anovulazione può verificarsi occasionalmente, senza che ci siano conseguenze particolari, oppure in modo cronico, influenzando la fertilità e il benessere ormonale. Riconoscere i sintomi anovulazione è importante per capire se il proprio corpo sta inviando segnali da non sottovalutare. Ma quali sono questi segnali? E cosa può causare la mancanza di ovulazione?

Cos’è l’anovulazione?

L’anovulazione, o ciclo anovulatorio, si verifica quando l’ovaio non rilascia un ovocita durante il ciclo mestruale. Questo significa che non si ha un’ovulazione regolare e che, di conseguenza, il concepimento sarà più difficile. In condizioni normali, il ciclo mestruale prevede una serie di cambiamenti ormonali che portano alla maturazione di un follicolo e al successivo rilascio dell’ovulo. Quando questo processo non avviene, il ciclo può risultare irregolare o apparentemente normale ma privo di ovulazione. Di fatto, possono verificarsi due tipi diversi di anovulazione:
  • Si parla di anovulazione occasionale quando la mancanza di ovulazione, con o senza mestruazioni, si verifica saltuariamente senza che rappresenti un vero e proprio problema. Spesso è dovuta a stress, cambiamenti nello stile di vita o alterazioni ormonali temporanee. In alcune fasi del periodo fertile, in particolare durante l’adolescenza e nella premenopausa, è una condizione che si può verificare con maggiore frequenza ed è fisiologica.
  • Si ha, invece, anovulazione cronica quando questa si presenta in modo continuativo e può essere legata a condizioni come la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) o disfunzioni tiroidee.
sintomi anovulazione
Tuttavia, le donne che non ovulano regolarmente potrebbero non accorgersene subito, perché non sempre le mestruazioni scompaiono del tutto. Tuttavia, alcuni sintomi possono suggerire la presenza di questa condizione.

Quali sono i sintomi della mancanza di ovulazione?

L’assenza di ovulazione non sempre si manifesta in modo evidente, ma alcuni segnali possono aiutare a riconoscerla. Uno dei più comuni è l’irregolarità o l’assenza del ciclo mestruale: se l’ovulazione non avviene, anche la durata delle mestruazioni può risultare alterata, con cicli più lunghi, più corti o addirittura assenti. Se il ciclo anovulatorio si protrae nel tempo, è molto probabile che si verifichi anche amenorrea, ovvero assenza delle mestruazioni.

Un altro segnale che può indicare questa condizione è la variazione del flusso mestruale. In alcuni casi, il sanguinamento diventa più abbondante e prolungato, mentre in altri si riduce sensibilmente. Questo accade perché l’endometrio, lo strato che riveste l’utero, si sviluppa in modo irregolare quando gli ormoni non seguono il normale andamento del ciclo.

Anche il muco cervicale può fornire informazioni utili. Durante i giorni fertili, il muco diventa più chiaro, elastico e abbondante, favorendo la sopravvivenza degli spermatozoi. Se invece la sua presenza è scarsa o non si nota alcun cambiamento durante il mese, potrebbe essere un segnale che l’ovulazione non si è verificata.

Infine, tra i sintomi meno immediati, ma comunque indicativi, ci sono i disturbi ormonali che possono essere segnali di uno squilibrio ormonale associato all’anovulazione.

Ciclo irregolare e anovulazione: quale legame?

Uno dei segnali più evidenti della mancanza di ovulazione è l’irregolarità del ciclo mestruale. Normalmente, un ciclo regolare dura tra i 21 e i 35 giorni, con una fase ovulatoria che si verifica circa a metà. Se l’ovulazione non avviene, il ciclo può subire variazioni significative: può allungarsi, accorciarsi o diventare imprevedibile. In alcuni casi, le mestruazioni possono saltare per mesi, condizione nota come amenorrea.

Tuttavia, non sempre un ciclo apparentemente regolare garantisce la presenza di ovulazione. Alcune donne possono avere un sanguinamento mensile anche senza aver ovulato, poiché l’endometrio può sfaldarsi ugualmente in risposta alle variazioni ormonali. Questo fenomeno, noto come sanguinamento anovulatorio, può essere facilmente confuso con una mestruazione normale, rendendo più difficile riconoscere il problema.

Per questo motivo, chi sospetta di non ovulare dovrebbe prestare attenzione anche ad altri segnali del corpo e, se necessario, approfondire la questione con un medico attraverso specifici esami diagnostici.

Temperatura basale e ovulazione: un segnale da monitorare

Un metodo utile per verificare se l’ovulazione è avvenuta è il monitoraggio della temperatura basale corporea (BBT). Si tratta della temperatura del corpo a riposo, che subisce una variazione caratteristica nel corso del ciclo mestruale.

Quando l’ovulazione si verifica, il progesterone – l’ormone prodotto dopo il rilascio dell’ovulo – provoca un leggero aumento della temperatura, che si mantiene più alta fino alla fine del ciclo. Se invece la temperatura rimane costante senza mostrarsi più elevata nella seconda metà del ciclo, è possibile che non ci sia stata ovulazione.

Per ottenere un quadro affidabile, è necessario misurare la temperatura ogni mattina, prima di alzarsi dal letto, usando un termometro basale. Anche se questo metodo non fornisce certezze assolute, può essere un primo strumento per individuare un possibile problema ovulatorio e decidere se consultare un medico.

Ormoni e sintomi della mancanza di ovulazione

L’ovulazione è regolata da un complesso equilibrio ormonale: se viene alterato, possono comparire sintomi che segnalano la mancanza di ovulazione. Due ormoni che svolgono un ruolo fondamentale in questo processo sono l’ormone luteinizzante (LH) e l’estradiolo, che stimolano la maturazione del follicolo e il rilascio dell’ovulo. Quando questi ormoni non seguono il loro normale andamento, l’ovulazione potrebbe non verificarsi, portando a una serie di segnali riconoscibili.

Tra i sintomi più comuni ci sono alterazioni della pelle e dei capelli, come acne, pelle grassa o perdita di capelli, spesso associate a uno squilibrio degli ormoni androgeni. Un altro segnale può essere la presenza di irsutismo, ovvero una crescita eccessiva di peli in zone tipicamente maschili, come il mento o l’addome, sintomo spesso legato alla sindrome dell’ovaio policistico (PCOS).

Anche l’aumento di peso improvviso o difficoltà nel perderlo possono essere segnali di una disfunzione ormonale che influisce sull’ovulazione. L’insulino-resistenza, ad esempio, è una condizione che può compromettere l’ovulazione, soprattutto nelle donne con PCOS.

Questi sintomi, se persistenti, potrebbero indicare uno squilibrio più profondo che merita un approfondimento medico. Un semplice esame del sangue per valutare i livelli ormonali può aiutare a capire se l’ovulazione sta avvenendo regolarmente.

Le cause più comuni della mancanza di ovulazione

L’anovulazione può avere diverse cause, che vanno dagli squilibri ormonali a fattori legati allo stile di vita fino alle cause patologiche.

Una delle cause più comuni è la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), caratterizzata da un eccesso di ormoni androgeni che può alterare l’ovulazione, rendendo i cicli irregolari o anovulatori. Anche disfunzioni alla tiroide, come l’ipotiroidismo o l’ipertiroidismo, possono interferire con l’equilibrio ormonale e influenzare la regolarità del ciclo.

Lo stress prolungato è un altro fattore che può avere un impatto diretto sull’ovulazione. L’organismo, in situazioni di stress elevato, può ridurre la produzione di ormoni coinvolti nella riproduzione, portando a cicli irregolari o all’assenza di ovulazione. Anche un’alimentazione scorretta, il sottopeso o il sovrappeso possono influire sul regolare funzionamento dell’apparato riproduttivo: il tessuto adiposo è coinvolto nella regolazione ormonale e un suo squilibrio può alterare il ciclo mestruale.

Infine, l’anovulazione può essere legata all’uso di alcuni farmaci come contraccettivi ormonali, terapie per il trattamento di malattie croniche o farmaci che interferiscono con la produzione degli ormoni riproduttivi.

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