Ritardo mestruale:
quali possono essere le cause

Pubblicato il 18 Gennaio 2024

Il ciclo mestruale è un aspetto fondamentale della salute femminile: un ritmo biologico che, pur nella sua regolarità, può talvolta subire variazioni.

Nonostante il fatto che i ritardi poco significativi rientrino nella normalità e non debbano preoccupare, capita che si scatenino interrogativi e preoccupazioni, portando molte donne a chiedersi quali siano le possibili cause di tali alterazioni.

Sebbene la gravidanza sia spesso la prima ipotesi che viene in mente, esistono diverse altre ragioni, meno note ma altrettanto significative, che possono influenzare la regolarità del ciclo.

Come funziona il ciclo mestruale

Per comprendere le cause di un ritardo mestruale, è essenziale avere ben chiaro come funziona il ciclo mestruale stesso. Il ciclo mestruale mediamente dura circa 28 giorni, ma può variare notevolmente da donna a donna. 

Esso è regolato da un delicato equilibrio ormonale, che coinvolge l’ipofisi, l’ovaio e l’utero.

Le fasi principali del ciclo includono:

  • Fase mestruale: essa si verifica all’inizio del ciclo mestruale, generalmente dal giorno 1 al giorno 5. Si presenta con la mestruazione, ovvero lo sfaldamento e l’espulsione dello strato superficiale dell’endometrio, che si verifica in assenza di gravidanza. È accompagnata da sanguinamento vaginale, noto come periodo mestruale.
  • Fase follicolare: segue immediatamente la fase mestruale, circa dal giorno 1 al giorno 13. Durante questa fase si sviluppano i follicoli ovarici, grazie all’azione dell’ormone follicolo-stimolante (FSH). Uno di questi follicoli diventerà dominante e maturerà un ovulo. È anche il periodo in cui l’endometrio inizia a ispessirsi nuovamente in preparazione per una possibile gravidanza.
  • Ovulazione: generalmente compare intorno al giorno 14 in un ciclo di 28 giorni, ma può variare. Questa è la fase in cui l’ovulo maturo viene rilasciato dal follicolo dominante nell’ovaio e viaggia attraverso la tuba di Falloppio. È il periodo di massima fertilità e può essere accompagnato da sintomi come leggero dolore pelvico o aumento del muco cervicale.
  • Fase luteale: si verifica dall’ovulazione fino all’inizio del ciclo mestruale successivo, generalmente dal giorno 15 al giorno 28. Questa fase inizia dopo l’ovulazione. Il follicolo che ha rilasciato l’ovulo si trasforma in corpo luteo, che produce progesterone per mantenere l’endometrio ispessito. Se non avviene la fecondazione, il corpo luteo degenera, i livelli di progesterone diminuiscono e ciò porta alla fase mestruale successiva.

 

Variazioni di pochi giorni sono normali e possono essere influenzate da numerosi fattori, tra cui stress, cambiamenti di stile di vita e condizioni di salute. Tuttavia, quando si verifica un ritardo prolungato o significativo, diventa importante esplorare ulteriormente le possibili cause. Non solo ciò è importante per quelle donne che vogliano intraprendere una gravidanza, ma anche perché la regolarità del ciclo è un indicatore importante della salute riproduttiva e delle condizioni generali del corpo.

Le cause del ritardo mestruale

Quando il ritardo mestruale diventa consistente come numero di giorni oppure si presenta frequentemente nel corso dell’anno, potrebbe essere opportuno rivolgersi al proprio ginecologo e valutare le possibili cause.

Prima di tutto, però, deve essere escluso che la causa del ritardo sia la gravidanza: il test di gravidanza può essere utile a fugare i dubbi. Nel caso fosse positivo, è bene iniziare un percorso con il proprio ginecologo.

Quando la causa del ritardo è la gravidanza

La gravidanza è la prima causa che viene in mente in caso di ritardo mestruale. Quando un ovulo fecondato si impianta nella parete dell’utero, inizia la produzione dell’ormone gonadotropina corionica umana (hCG), che interrompe il ciclo mestruale normale.

Il test di gravidanza, che rileva la presenza di questo ormone, può fornire una rapida conferma. Tuttavia, è importante notare che i test casalinghi sono più affidabili se effettuati dopo un certo periodo dal presunto concepimento, generalmente dopo il primo giorno di ritardo del ciclo.

In caso di risultato negativo ma persistenza del ritardo, può essere utile ripetere il test dopo alcuni giorni. La gravidanza non è l’unica possibile spiegazione per un ritardo mestruale, ma è certamente una delle più significative, specialmente in presenza di altri sintomi correlati, come nausea o seno dolente. In ogni caso, un consulto medico può fornire ulteriori chiarimenti e conferme.

Fattori fisiologici per il ritardo mestruale

Oltre alla gravidanza, diverse cause fisiologiche possono essere alla base di un ritardo mestruale.

  • Variazioni ormonali naturali: fluttuazioni ormonali che avvengono normalmente possono talvolta causare ritardi mestruali, specialmente durante la pubertà e l’avvicinarsi della menopausa.
  • Stress: livelli elevati di stress possono influenzare gli ormoni che regolano il ciclo mestruale, portando a ritardi.
  • Cambiamenti di peso e alimentazione: aumenti o perdite significative di peso, così come una dieta non equilibrata, possono influenzare il ciclo mestruale.
  • Cambio di stagione: durante i cambi di stagione possono presentarsi degli abbassamenti fisiologici delle difese immunitarie che possono influire sulla regolarità del ciclo mestruale.
  • Esercizio fisico intenso: un allenamento fisico eccessivo può alterare l’equilibrio ormonale, portando a ritardi o all’assenza delle mestruazioni.
  • Viaggi e cambiamenti nel fuso orario: viaggiare attraverso diversi fusi orari può disturbare l’orologio biologico e causare variazioni nel ciclo mestruale.

Cause patologiche e disturbi ormonali

In alcuni casi, tuttavia, i disturbi e le alterazioni ormonali possono essere provocate da condizioni patologiche conosciute o latenti.

  • Disturbi della tiroide: l sistema endocrino, e in particolare la tiroide, svolge un ruolo fondamentale nella regolazione degli ormoni che influenzano il ciclo mestruale. L’ipotiroidismo, ovvero quando la funzionalità tiroidea è ridotta, e l’ipertiroidismo, ovvero quanto funzione tiroidea è eccessiva, possono entrambi causare alterazioni nel ciclo, come ritardo mestruale, cicli irregolari o mestruazioni abbondanti. Questi disturbi possono essere identificati attraverso esami del sangue e richiedono spesso un trattamento a lungo termine.
  • Sindrome dell’ovaio policistico (PCOS): è una condizione complessa che comporta un disordine ormonale cronico. Le donne con PCOS possono avere livelli elevati di ormoni maschili, resistenza all’insulina e piccole cisti sulle ovaie. Tutto ciò incide anche sulla regolarità mestruale.
  • Disturbi dell’alimentazione: condizioni come l’anoressia e la bulimia possono portare a irregolarità mestruali a causa dell’impatto sul peso e sull’equilibrio ormonale.
  • Fibromi uterini e polipi: queste anomalie non cancerose possono causare alterazioni nel ciclo mestruale, compresi ritardi.
  • Uso di farmaci: alcuni farmaci, inclusi quelli per la tiroide, contraccettivi orali e alcuni antidepressivi, possono influenzare il ciclo mestruale. Inoltre, i fibromi possono causare mestruazioni abbondanti e prolungate, mentre i polipi possono portare a sanguinamenti irregolari.
  • Altre condizioni mediche: altre condizioni, come la celiachia o malattie infiammatorie, possono avere un impatto sul ciclo mestruale.

Queste sono solo alcune delle molteplici cause che possono portare a un ritardo mestruale. È importante considerare queste possibilità, specialmente se il ritardo si verifica in assenza di gravidanza e persiste per diversi cicli.

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