Riconoscere la gravidanza fin dai primi sintomi

Riconoscere la gravidanza fin dai primi sintomi

Pubblicato il 14 Settembre 2021

Chi è alla ricerca di una gravidanza, vorrebbe riconoscerne i sintomi fin dal primo momento per avere la certezza che il concepimento ci sia stato.

Sebbene solo la visita ginecologica, dopo il test di gravidanza positivo, possa dare l’effettiva certezza che il concepimento ci sia stato, è altrettanto vero che ci sono dei sintomi di gravidanza e possono essere riconoscibili con un po’ di accortezza.

Sintomi gravidanza: come si distinguono

Per chi è alla prima gravidanza non è detto che sia così semplice riconoscere i sintomi gravidanza e, soprattutto, distinguerli da altri come quelli che compaiono prima del ciclo.

La sindrome premestruale, infatti, può avere alcuni tratti in comune con i sintomi della gravidanza.

Se si ha il sospetto di essere incinta, magari perché si hanno avuti dei rapporti mirati non protetti, ma non ci sono ancora segnali evidenti, un buon consiglio è quello di prendere nota di tutte le sensazioni che si provano e ascoltare il proprio corpo.

Amenorrea: è sufficiente come sintomo di gravidanza?

Il primo sintomo quando si rimane incinta è l’amenorrea, ovvero la mancanza delle mestruazioni: di solito, infatti, a seguito del concepimento si interrompono le mestruazioni.

sintomi gravidanza – Campagna del Cavolo

In genere, è proprio questo il sintomo che porta a fare il test di gravidanza. Tuttavia, anche questo sintomo non è detto che sia sufficientemente indicativo:

  • Per chi non ha un ciclo perfettamente regolare, un ritardo di alcuni giorni non necessariamente è sintomo di gravidanza. Anzi, molte donne potrebbero non notarlo nemmeno proprio perché abituate a variazioni nel ciclo.
  • Inoltre, anche per chi di solito il ciclo è regolare, possono presentarsi ritardi fisiologici dovuti a vari motivi, come stanchezza, cambio di stagione, stress, etc.
  • In alcuni casi, possono verificarsi delle perdite ematiche, che possono essere confuse con le mestruazioni, soprattutto per chi non le ha molto abbondanti. Si tratta delle cosiddette perdite da impianto: si verificano nel momento in cui l’embrione si impianta nell’utero.

Se però le mestruazioni continuano a tardare, dopo una settimana-dieci giorni di ritardo è opportuno sottoporsi a test di gravidanza.

Distinguere i sintomi di gravidanza dai sintomi premestruali

La differenza tra i sintomi di gravidanza e i sintomi premestruali non è così evidente, in quanto le due condizioni presentano parecchi punti in comune.

In entrambi i casi, infatti, si possono presentare sintomi come la nausea, leggeri dolori addominali sottoforma di crampi, ma anche perdite ematiche.

Le perdite da impianto si verificano circa nel 6-7% dei casi: nel momento in cui l’embrione si impianta nell’utero, possono esserci delle piccole rotture dei vasi sanguigni, a causa delle quali si ha un sanguinamento.

Non si tratta di nulla di preoccupante, ma è un fenomeno che può essere confuso con le perdite premestruali. Tuttavia, ci sono alcuni segnali che possono aiutare a distinguere i due sintomi.

Le perdite da impianto compaiono circa una decina di giorni dopo il concepimento. Quindi, se il ciclo mestruale è regolare, le perdite da impianto si presentano in anticipo rispetto a quando comparirebbero le mestruazioni. Potrebbe però anche capitare che l’ovocita impieghi un tempo più lungo per giungere alle tube e in tal caso le perdite da impianto comparirebbero tra i 12 e i 14 giorni dopo il concepimento.

Durante l’impianto, oltre alle perdite, possono verificarsi anche leggeri dolori, che assomigliano molto ai crampi premestruali. Anche in questo caso si tratta di disturbi fisiologici, che non devono affatto preoccupare, semmai vanno interpretati, cosa che non è sempre semplice da fare se si è alla prima gravidanza. In alcune donne, in concomitanza con l’impianto in utero si verifica anche un leggero aumento della temperatura basale.

I sintomi di gravidanza più frequenti

Già nei primi giorni dopo il concepimento inizia una serie di cambiamenti ormonali, che possono provocare sensazioni di vario genere.

Man mano che passano le settimane, poi, questi sintomi diventeranno sempre più frequenti e saranno sempre più facili da individuare. Ciò non toglie che non per tutte le donne si verifichino le stesse sensazioni. C’è chi avverte piccoli disturbi fin da subito e chi, invece, ha un impatto molto più leggero con la gravidanza. Anche la stessa persona, in due gravidanze diverse, può avere sintomi anche molto diversi.

In linea di massima, i sintomi più comuni sono:

  • Aumento della sensibilità fisica;
  • Tensione mammaria, che, talvolta, può essere fastidiosa;
  • Sensibilità agli odori;
  • Nausea, in particolare la mattina o comunque a stomaco vuoto;
  • Irritabilità;
  • Senso di stanchezza e sonnolenza;
  • Insonnia;
  • Dolori alla schiena;
  • Disturbi intestinali.

In ogni caso, se si sospetta una gravidanza e si osservano quelli che potrebbero essere dei sintomi, è opportuno fare il test di gravidanza e prenotare una visita ginecologica.

Dopo quanto fare il test di gravidanza

Ogni donna si conosce da sé e, in base alla regolarità del proprio ciclo mestruale e ad altri piccoli sintomi, può avere un sospetto più o meno concreto di essere incinta.

In linea di massima, un ritardo di pochi giorni può non essere significativo anche se, nelle donne che hanno un ciclo perfettamente regolare, potrebbe già mettere sull’avviso.

In ogni caso, dopo una settimana di ritardo si può iniziare a pensare concretamente di fare il test di gravidanza. Molte donne, tuttavia, spinte dalla curiosità e dal desiderio di aver un bambino potrebbero non resistere e farlo già prima.

L’ormone Beta-HGC, che è quello che viene individuato dal test di gravidanza nel caso sia avvenuto in concepimento, inizia ad essere prodotto nel momento in cui c’è l’annidamento dell’embrione in utero, ovvero 6-8 giorni dopo il concepimento. In genere, però, ci vogliono ancora alcuni giorni prima che sia rilevabile.

 

Condividi su facebook
Condividi su pinterest
Condividi su linkedin