Quando scegliere il social freezing

Pubblicato il 14 Luglio 2022

Il social freezing è una tecnica di preservazione della fertilità che consente alle donne di rimanere fertili anche oltre una certa età, quando fisiologicamente ciò diventa più difficile. Questo metodo sta diventando una alternativa interessante per quelle donne che vogliono concentrarsi sulla carriera e su altri obiettivi personali prima di diventare madri oppure che per motivi famigliari sono costrette a ritardare il momento del concepimento.

Con il passare degli anni, la qualità e la quantità degli ovociti diminuiscono, riducendo così le probabilità di concepimento. Tuttavia, ci sono alcuni trattamenti che possono aiutare le donne a concepire anche in età avanzata.

Nonostante si tratti di un argomento poco discusso, la riserva ovarica è un fattore importante da considerare nella vita di ogni donna. Essa corrisponde alla dotazione ovarica di ogni donna e, purtroppo, non è infinita. Anzi, già appena dopo la nascita inizia a diminuire: se in quel momento la riserva ovarica consta di 1-2 milioni di ovuli, quando entra nella pubertà si è già ridotta a 3-400 mila. La diminuzione prosegue costantemente fino alla menopausa. 

Questo significa che ogni donna ha a disposizione solo un numero limitato di ovuli e, una volta esauriti, non potrà più concepire. Pertanto, è importante fare una buona valutazione della propria situazione e, se si desidera avere un figlio, agire il prima possibile.

Quando scegliere il social freezing – Campagna del Cavolo

Il congelamento degli ovuli è una tecnica che consente alle donne di posticipare il momento della gravidanza, allungando il periodo fertile, rendendo così più probabile il concepimento. Gli ovuli vengono raccolti quando la donna è ancora giovane e, pertanto, essi conservano le stesse caratteristiche che avevano al momento del congelamento. Questa tecnica offre una grande opportunità alle donne di realizzare il proprio desiderio di diventare madri.

Social freezing: come funziona il congelamento degli ovuli

Il congelamento degli ovuli è una procedura che consente di raccogliere e congelare gli ovociti per un uso futuro. Questa tecnica però non può essere utilizzata dalla donna in qualsiasi momento della sua vita, in quando deve essere eseguita dopo la stimolazione ovarica e su soggetti che abbiano ancora una riserva ovarica sufficiente. Per questo motivo, si tende a consigliarla a quelle donne che hanno un’età inferiore ai 35 anni, sebbene non siano del tutto da escludere casi in cui la donna è più avanti nell’età.

Le fasi per il congelamento degli ovuli

Per capire se ci si può sottoporre a questa tecnica di preservazione della fertilità è bene consultare il proprio medico e fare tutti gli esami necessari a valutare le proprie condizioni fisiche e riproduttive. 

La prima fase prima dell’inizio della tecnica vera e propria riguarda la diagnostica.

Il dosaggio ormonale e l’ecografia transvaginale sono due esami importanti per valutare lo stato di fertilità femminile. Questi esami permettono di fare un conteggio degli ovuli e di analizzare la situazione della riserva ovarica, permettendo così di valutare le probabilità che la procedura di fecondazione in vitro abbia esito positivo.

Inoltre, sarà opportuno sottoporsi ad esami ematici per escludere la presenza di patologie infettive che la paziente potrebbe aver contratto senza saperlo, come l’epatite o l’HIV.

Ferring – Campagna del Cavolo

Una volta superati i testi diagnostici, si entra in una nuova fase: quella della stimolazione ovarica.

Il ciclo di stimolazione ovarica avviene attraverso la somministrazione di ormoni, che devono appunto portare alla maturazione degli ovuli: il processo è simile a quello che viene utilizzato per la fecondazione in vitro.

Grazie alla stimolazione, i follicoli dovrebbero raggiungere la maturazione, i cui vari step devono essere tenuti sotto monitoraggio tramite ecografie transvaginali, fissate a scadenze fisse, ed esami del sangue per il dosaggio ormonale.
Tutto ciò, in genere, ha una durata di un paio di settimane: dopo di che si potrà procedere al prelievo degli ovuli e al congelamento.

Il prelievo avviene per via vaginale: una volta raccolti gli ovuli vengono uniti a un crioprotettore, che ha la funzione di mantenere gli ovuli nella condizione migliore per essere criocongelati con vitrificazione o con congelamento lento.

Il successo della tecnica dipende dalle condizioni originarie degli ovuli: l’età spesso è un elemento importante, ma non è detto che sia determinante.

La crioconservazione del tessuto ovarico

Recentemente si è affiancato al congelamento degli ovuli anche la crioconservazione del tessuto ovarico. Si tratta di una tecnica che, per lo più, si utilizza nei casi di medical freezing, ovvero quando il posticipo della gravidanza non è dovuto a motivi sociali, semmai a motivi di salute.

In questo caso, non è necessaria nessuna procedura come la stimolazione ovarica e il prelievo può essere eseguito a qualunque età e in qualunque momento del ciclo.
Il tessuto viene prelevato in via laparoscopica, quindi si procede al congelamento lento, che consente di mantenere inalterato il tessuto e di reimpiantarlo all’occorrenza.

Grazie a ciò, nel momento in cui vengono reimpiantate le cellule, la situazione ormonale della donna ritorna al momento del prelievo consentendo di mantenere inalterata la fertilità.

Perché una donna dovrebbe scegliere il social freezing

Sottoporsi alle tecniche di preservazione della fertilità può essere la scelta giusta per molte persone. I motivi possono essere diversi, come ad esempio la diagnosi di una malattia che rende difficile o impossibile concepire in futuro, o semplicemente perché si vuole avere la possibilità di avere un figlio in un momento della vita in cui le condizioni lo permettano. Qualunque sia il motivo, le tecniche di preservazione della fertilità possono aiutare a realizzare il sogno di diventare genitori.

Spesso, le donne che scelgono tecniche di preservazione della fertilità, come il social freezing, dichiarano di avere fatto questa scelta per potersi garantire la maternità in futuro per il possibile fatto che non si sentono ancora nelle condizioni per farlo o non hanno un partner adatto. Inoltre, anche il lavoro può essere un ostacolo alla maternità: non solo il desiderio di far carriera, ma anche trovare un lavoro stabile è un’esigenza di molte persone che vogliono la sicurezza prima di decidere di concepire.

Chi può sottoporsi a social freezing

Le tecniche di social freezing sono dedicate a tutte quelle donne che desiderano preservare la fertilità al fine di concepire. 

Generalmente, è opportuno accedere a queste tecniche prima possibile proprio perché dopo una certa età la fertilità comincia a diminuire e rende meno sicura la riuscita della tecnica. In linea di massima, si consiglia di farlo prima dei 35 anni. Tuttavia, anche la fertilità è soggettiva e non è escluso che la tecnica riesca anche se si è più avanti con l’età. Il proprio medico saprà consigliare al meglio le strade da percorrere. 

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