Costruire una famiglia è un momento delicato e importante della vita, ma il percorso verso la genitorialità non è sempre diretto o semplice come si potrebbe pensare. Per alcune coppie, per una vasta serie di motivi, ci possono essere ostacoli a concepire naturalmente.
In questi momenti, è naturale cercare risposte e valutare tutte le opzioni che si possono adottare, tra cui la procreazione medicalmente assistita (PMA).
Tuttavia, molte persone si chiedono quando sia il momento giusto per rivolgersi a un centro PMA e cosa aspettarsi da questo passo.
L’infertilità è una condizione che si verifica quando una coppia non riesce a concepire dopo un periodo prolungato di tentativi. In particolare, si parla di infertilità quando non si riesce a ottenere una gravidanza dopo almeno un anno di rapporti sessuali regolari senza l’uso di contraccettivi. Questa condizione può avere numerose cause, che possono riguardare sia la donna sia l’uomo, o, in alcuni casi, entrambi.
Le cause dell’infertilità femminile possono includere: problemi con l’ovulazione, danni alle tube di Falloppio o all’utero. Per quanto riguarda, invece, l’infertilità maschile, essa può essere dovuta sia alla scarsa quantità che alla scarsa qualità di spermatozoi. In questo secondo caso, può trattarsi di motilità ridotta dei gameti, di alterazioni morfologiche degli stessi o di danni al DNA.
Tra i fattori che possono influenzare la fertilità, sia per l’uomo sia per la donna, sono da considerare le condizioni di salute, gli stili di vita, i fattori ambientali e l’età.
Oltre agli aspetti fisici, l’infertilità può avere un profondo impatto emotivo e psicologico. Molte coppie sperimentano stress, ansia e depressione come conseguenza diretta delle difficoltà di concepimento. Queste emozioni possono creare tensione all’interno della relazione di coppia e influenzare il benessere generale degli individui coinvolti.
Non sono rari i casi in cui l’infertilità è idiopatica: ciò significa che le cause che ostacolano il concepimento non sono rilevabili, tuttavia, non si riesce a concepire. Se la situazione perdura, nonostante i tentativi ripetuti, è consigliabile valutare la possibilità di sottoporsi a trattamenti di fecondazione assistita.
A tal fine, è essenziale capire quale possa essere il momento giusto per rivolgersi a un centro di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA). Vi sono dei criteri generali per capire quali siano le tempistiche adatte, tuttavia, esistono situazioni specifiche in cui potrebbe essere consigliabile più precocemente.
Di regola, le coppie sotto i 35 anni che non sono riuscite a concepire dopo un anno di tentativi regolari, dovrebbero rivolgersi al proprio ginecologo o a uno specialista in fertilità. Tuttavia, per chi ha più di 35 anni, il consiglio è di ridurre l’attesa a sei mesi, data la graduale diminuzione della fertilità femminile con l’avanzare dell’età.
Oltre all’età e al tempo trascorso nei tentativi di concepimento, ci sono altri segnali importanti che possono indicare la necessità di rivolgersi a uno specialista. Tra questi, ci sono:
Nei centri PMA si possono effettuare test diagnostici per identificare le cause dell’infertilità, ma possono essere studiate delle soluzioni personalizzate che aiutano ad affrontare la condizione.
Una volta presa la decisione di consultare un centro di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), è importante sapere cosa aspettarsi dal primo appuntamento. Questo incontro iniziale è fondamentale per stabilire un piano di azione personalizzato e per iniziare a costruire un rapporto di fiducia con gli specialisti che accompagneranno nel percorso.
Prima dell’appuntamento, potrebbe essere utile raccogliere e organizzare tutte le informazioni mediche rilevanti. Questo include risultati di esami precedenti, informazione su eventuali irregolarità mestruali, storie di gravidanze precedenti o tentativi di trattamento per l’infertilità e qualsiasi altra condizione medica o chirurgica che potrebbe influenzare la fertilità.
Durante il primo appuntamento, lo specialista di fertilità farà una anamnesi completa, che includerà domande dettagliate sulla storia clinica, sullo stile di vita e sui tentativi di concepire.
Successivamente, si discuteranno i passaggi iniziali per i test di fertilità. Per le donne, questi possono includere esami del sangue per verificare i livelli ormonali, ultrasuoni pelvici per esaminare le ovaie e l’utero e altri test specifici come l’HSG (isterosalpingografia) per valutare la permeabilità delle tube di Falloppio. Per gli uomini, il test di base è generalmente un’analisi dello sperma per valutare quantità, mobilità e forma degli spermatozoi.
In questa fase è bene che la coppia possa avere risposte ai propri dubbi e rassicurazioni sulle incertezze: pertanto, è consigliabile porre tutte le domande che possono sorgere.
Dopo il primo appuntamento, potrebbe essere necessario sottoporsi a ulteriori test diagnostici. Questi esami sono fondamentali per elaborare il piano di trattamento più adeguato. Una volta raccolti tutti i dati necessari, il centro PMA elaborerà un approccio personalizzato, discutendo le opzioni di trattamento più promettenti e aiutando la coppia a prendere una decisione informata.
Copyright © 2019-2022 All Rights Reserved by PMA-ITALIA | Privacy Policy – Cookie Policy – Impostazioni Cookies
Links