La Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) è una procedura che ha come scopo quello di aiutare le coppie a portare a termine con successo una gravidanza laddove sussistano reali ostacoli al concepimento e problematiche di sterilità o infertilità. La PMA consiste in un vero e proprio percorso per la coppia, che prevede alcuni passaggi fondamentali:
La scelta su quale sia la tecnica più idonea da intraprendere sarà subordinata al tipo di problematica che presenta la coppia. Le tecniche variano in base al grado ed alla tipologia di infertilità o sterilità diagnostica.
Secondo la regolamentazione vigente, i medici dei centri di PMA considerano una coppia infertile se a seguito di almeno 12 mesi di rapporti non protetti non si consegua con successo una gravidanza; mentre definiscono la condizione di sterilità se vi è l’impossibilità di concepire naturalmente da parte di uno dei due partner o di entrambi.
Le tecniche di PMA che vengono utilizzate in Italia dai centri specializzati prevedono diverse procedure operative a seconda della situazione specifica rilevata nella coppia che non riesce a procreare. Queste sono:
PMA di I Livello prevede:
PMA di II e III Livello prevedono:
Accedere alla Procreazione Medicalmente Assistita non è automatico alla richiesta da parte della coppia. Oltre alla prima fase conoscitiva e agli esami di routine, sussistono precise linee guida e criteri per poter iniziare il percorso. Vediamo quali sono le principali norme in Italia che regolamentano il percorso della PMA:
Ultimo elemento, ma non per grado d’importanza, è che l’accesso alle tecniche di PMA è possibile nel caso in cui l’infertilità della coppia non possa essere risolta con altri percorsi meno invasivi. Una volta stabilito che la coppia possa iniziare l’iter, le procedure e tecniche da utilizzare saranno stabilite sulla base del problema che ha causato l’infertilità, seguendo un ordine definito dal livello di invasività della procedura. La pre precedenza sarà data alle tecniche meno invasive, sia per quanto riguarda l’aspetto prettamente tecnico, sia per quanto riguarda l’impatto psicologico che esse possono avere sulla donna.
Prima di poter cominciare il percorso, alla donna verrà chiesto di dare il consenso informato a tutto ciò che riguarda la PMA: procedure, tecniche e rischi. Tale consenso sarà possibile revocarlo, ma dovrà essere fatto prima che avvenga la fecondazione dell’ovulo.
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