PMA-Consigli per affrontare un percorso sereno e consapevole.

Pubblicato il 29 novembre 2019

La scelta di sottoporsi alle tecniche di PMA è un passo molto importante della vita di una coppia, pertanto è fondamentale potersi avvicinarsi ad esso in modo consapevole e sereno.
Il percorso che si dovrà affrontare potrebbe non essere sempre facile, sia per le tante emozioni che potrebbe suscitare sia per i dubbi e le paure che potrebbero insorgere.

Anche la possibilità che nella coppia si alternino emozioni contrastanti, con fiducia e gioia da una parte, ma anche incertezza e timori dall’altra, potrebbe essere fonte di stress sia da un punto di vista fisico sia psicologico.

Un percorso che parte da lontano .

In realtà, la PMA non riguarda solo il momento in cui viene iniziata la procedura. Si tratta di un percorso che inizia ben prima, a partire dalle scelte che bisognerà fare e dagli approfondimenti diagnostici che saranno necessari prima di prendere qualsiasi decisione.

Dopo un colloquio conoscitivo, in cui si farà l’anamnesi della coppia, verranno indicati dagli esperti dei centri della PMA gli esami specifici a cui sottoporsi e solo dopo gli esiti si potrà avere un quadro completo. 

Sia la decisione di sottoporsi alla PMA, sia, in un momento successivo, la decisione su quale sia la tecnica più adatta non potranno essere prese in autonomia. In base al tipo di problemi che verranno diagnosticati, gli specialisti consiglieranno quale strada sia la migliore da percorrere.

 

Gli ostacoli che possono impedire di concepire spontaneamente, infatti, possono essere di diversa natura, per questo motivo possono richiedere iter diversi e portare alla scelta di tecniche diverse, che solo uno specialista è in grado di valutare: avere fiducia nel medico a cui ci si affida è il primo passo per iniziare nel migliore dei modi un percorso sereno di PMA.

L’importanza di avere tutte le informazioni necessarie.

Conoscere e sapere tutto ciò a cui si andrà incontro è la base per poter affrontare la procreazione assistita serenamente. Spesso, infatti, le paure nascono proprio da domande a cui non si sa dare una risposta.
Proprio perché il percorso della fecondazione assistita è lungo e richiede di affrontare diversi step, è importante sapere a che cosa serve ognuno di essi e che cosa essi comportino: è bene conoscere, per esempio, a che tipo di esami si sarà sottoposti e con quali tempistiche.

Per evitare che i dubbi generino ansie ingiustificate, i centri specializzati invitano i pazienti a rivolgersi ai medici e a porre tutte le domande che possono essere utili a far comprendere meglio che cosa accadrà.

Affidarsi e fidarsi del medico in queste situazioni è molto importante. La figura del medico non è solo necessaria per gli aspetti più tecnici, ma anche come punto di riferimento nel caso di incertezza o di paure.

Affidarsi a un sostegno psicologico.

Le ricerche scientifiche hanno dimostrato che spesso affidarsi a un sostegno psicologico aumenta il benessere della coppia e contribuisce a diminuire ansie e paure.
A tal proposito, in Texas è stata condotta una ricerca su un gruppo di coppie che avevano deciso di sottoporsi alla fecondazione in vitro (FIV). Alle coppie è stato proposto di partecipare a due sedute di supporto psicologico di gruppo alla settimana.

Sia prima che dopo la partecipazione alle sedute è stato chiesto loro di rispondere ad alcuni questionari. In base all’analisi delle risposte è risultato che gli uomini avevano raggiunto un maggior ottimismo rispetto a ciò che pensavano prima delle sedute, mentre le donne avevano meno timori.
Il sostegno psicologico avrebbe quindi favorito la diminuzione dell’ansia e contribuito a un maggior benessere per entrambi i componenti della coppia.

Sia che si tratti di sedute di gruppo, sia che la terapia sia individuale, il sostegno psicologico aiuta a non sentirsi soli e ad avere un punto di riferimento sempre presente.

Usare tecniche di respirazione e di rilassamento.

Che le tecniche di respirazione abbiano effetti positivi sul corpo e sulla mente è ormai dimostrato anche da evidenze scientifiche.

Uno studio dell’Università di Camerino condotto nel 2009, ha preso in esame i benefici della respirazione diaframmatica. I risultati avrebbero dimostrato che un’ora di rilassamento attraverso questo tipo di respirazione produrrebbe una diminuzione della quantità di cortisolo, ormone dello stress, e, in contemporanea, un aumento della melatonina, un ormone che ha la funzione di mantenere l’equilibrio tra veglia e sonno, oltre che essere un antiossidante.
Una respirazione condotta secondo queste tecniche permetterebbe, dunque, di migliorare il benessere, favorendo il rilassamento e diminuendo lo stress.

Queste tecniche da tempo vengono consigliate anche in funzione di preparazione al parto. La respirazione, infatti, può aiutare nel momento del travaglio ad affrontare con naturalezza il dolore: l’abilità nel rilassare i muscoli contribuisce a vivere il dolore in maniera meno traumatica e a superarlo meglio.

Tuttavia, per acquisire questa abilità e riuscire a metterla in pratica durante il parto è necessario un esercizio costante, iniziato fin dai primi mesi di gravidanza.

Un’altra importante funzione del respiro è quella di aiutare la mente a rimanere ancorata al presente e a non lasciarsi trascinare dai pensieri: anche in questo senso, un esercizio abituale può aiutare a non lasciarsi confondere da fantasie negative che possono generare paure eccessive durante il percorso di PMA.

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