I fattori che influiscono sulla fertilità di coppia

Pubblicato il 11 Aprile 2024

Il tema della fertilità di coppia è un aspetto molto sentito da quelle persone che desiderano procreare, specialmente quelle non più giovanissime.

Oggi gli stili di vita spesso portano a spostare più avanti nel tempo il momento in cui mettersi alla ricerca di una gravidanza.

La vita media negli ultimi decenni si è allungata sensibilmente, pertanto, alcune tappe fondamentali della vita, come l’entrata nel mondo del lavoro, il raggiungimento dell’indipendenza economica e la formazione di una nuova famiglia, tendono a scivolare più in avanti.

Tuttavia, l’età fertile è rimasta pressoché la stessa: secondo le statistiche, alla fine del XIX secolo, la vita media non arrivava a 50 anni e spesso, per una donna, coincideva con la menopausa. Oggi[1], sebbene la speranza di vita per un maschio che nasce in Italia sia di circa 79 anni e per una femmina di 84 anni, l’età della menopausa non si è spostata in modo sensibile.

Tutto ciò fa sì che le coppie abbiano meno tempo per procreare: per questo motivo, conoscere i motivi che scientificamente influiscono sulla fertilità di coppia può essere fondamentale per aumentare le probabilità di avere un bambino.

Fertilità di coppia: quali fattori possono incidere?

La fertilità di coppia è una condizione che richiede un grande equilibrio. Per poter concepire e procreare è necessario che si inneschi un processo piuttosto articolato: sebbene fare un figlio sia, almeno nell’immaginario comune, l’azione più semplice del mondo, in realtà è tutt’altro che banale.

Prima ancora di provare a concepire è bene mettersi in condizione di favorire la propria fertilità e quella di coppia, analizzando i fattori che la possono influenzare.

Fattori biologici che influiscono sulla fertilità

I fattori biologici si riferiscono a tutti quegli elementi che riguardano il funzionamento del corpo umano, compresi gli aspetti genetici, fisiologici, anatomici e ormonali. 

fertilità di coppia

Nell’ambito della fertilità, i fattori biologici sono quelli che possono influire sulla capacità di concepire.

  • Per le donne, la salute riproduttiva, che comprende la regolarità del ciclo mestruale, la presenza di ovulazione, la funzione ovarica e l’integrità dell’utero e delle tube di Falloppio, sono degli elementi fondamentali. Inoltre, la qualità degli ovociti prodotti dalla donna influisce in modo significativo non solo sulle probabilità di concepire ma anche sulle possibilità di portare a termine positivamente la gravidanza.
  • Anche per quanto riguarda gli uomini, i fattori biologici comprendono la salute riproduttiva: nel caso maschile, la produzione di spermatozoi, la loro morfologia, la motilità e la concentrazione. Il funzionamento corretto del sistema riproduttivo maschile, compresi i testicoli, gli epididimi e i condotti deferenti, è anch’esso un aspetto cruciale.
  • L’età è un fattore determinante sia per gli uomini sia per le donne. Con l’avanzare dell’età, si verificano cambiamenti fisiologici che possono influire sulla fertilità. Nelle donne, l’età incide sulla quantità e sulla qualità degli ovociti, mentre negli uomini può influire sulla produzione e sulla qualità dello sperma. Una volta poi raggiunta la menopausa, per una donna non è più possibile rimanere incinta.
  • Anche i fattori genetici possono influire sulla fertilità: si può trattare di anomalie cromosomiche, malattie genetiche o mutazioni che possono compromettere la capacità di concepire.

Fattori sociali: quando la fertilità dipende anche dalla società

Se un tempo la maternità rappresentava un passo quasi obbligato e la società era strutturata in modo tale per cui la donna dedicava gran parte della propria vita ai figli, spesso sacrificandosi e sacrificando la propria attività lavorativa, oggi le condizioni sono notevolmente cambiate.

Le statistiche mostrano come le donne che hanno un’istruzione tendono ad avere meno figli: spesso le donne che giungono alla laurea hanno un accesso nel mondo del lavoro più avanti negli anni: non sempre a un titolo di studio superiore corrispondono maggiori opportunità di impiego, almeno per quanto riguarda il sesso femminile. Pertanto, la scelta di avere figli può essere condizionata: quando poi la donna riesce a ottenere un lavoro stabile, spesso si trova in difficoltà a gestire famiglia e attività professionale, anche a causa di un sistema di welfare ancora carente.

Anche per l’uomo, tuttavia, ci sono fattori socio-economici che influiscono negativamente: sebbene l’entrata nel mondo del lavoro abbia ostacoli minori rispetto a ciò che accade per le donne, l’ottenimento di un lavoro stabile non è così immediato. A ciò si aggiunge la difficoltà a trovare una sistemazione abitativa che consenta di intraprendere un progetto genitoriale.

Per tutti questi motivi, spesso la ricerca del concepimento viene procrastinata o addirittura accantonata. Nel momento in cui, poi, si cerca di avere un figlio, se si è già oltre i 35 anni, il rischio di non riuscire a concepire aumenta sensibilmente.

Gli stili di vita che influenzano la fertilità

Anche lo stile di vita è un fattore di cui tenere conto nel momento in cui si desidera concepire, in quanto alcuni comportamenti possono ostacolare la capacità di concepire.

  • Fumo di sigaretta: Il fumo di sigaretta può influire negativamente sulla fertilità sia nelle donne sia negli uomini. Le donne fumatrici possono avere una diminuzione della riserva ovarica, alterazioni del normale ciclo mestruale e un aumento del rischio di aborto spontaneo. Negli uomini, il fumo può ridurre la quantità e la qualità dello sperma.
  • Consumo di alcol: nelle donne, un consumo eccessivo di alcol può essere particolarmente dannoso per la fertilità, in quanto potrebbe alterare il normale ciclo mestruale e compromettere la capacità di ovulare. Anche negli uomini, può influire sulla produzione dello sperma, sia a livello di qualità sia a livello di quantità. Lo stesso avviene con il consumo di droghe.
  • Alimentazione: una dieta poco equilibrata e carente di nutrienti essenziali può influenzare la fertilità. L’eccesso di cibo spazzatura, cibi ad alto contenuto di zuccheri raffinati, grassi saturi e cibi altamente processati possono avere un impatto negativo sulla salute riproduttiva. Al contrario, una dieta sana e ricca di frutta, verdura, cereali integrali, proteine ​​magre e grassi sani può favorire la fertilità.
  • Sovrappeso o sottopeso: l’obesità può causare squilibri ormonali, alterazioni del ciclo mestruale e problemi di ovulazione nelle donne. Negli uomini, può influire sulla produzione di spermatozoi e sulla qualità dello sperma. D’altra parte, il sottopeso può ridurre la produzione di ormoni riproduttivi, compromettendo la fertilità sia nelle donne che negli uomini.
  • Stress e stili di vita stressanti: lo stress cronico e i ritmi di vita stressanti possono influire negativamente sulla fertilità. Lo stress può interferire con il normale funzionamento del sistema riproduttivo, alterando gli ormoni coinvolti nella regolazione del ciclo mestruale e nella produzione di spermatozoi.

I fattori ambientali che possono ostacolare il concepimento

Il concepimento, tuttavia, non dipende unicamente dalla buona salute della coppia, fisica e psicologica. Esistono anche fattori, definiti ambientali, che possono ostacolare la capacità di concepire. Negli ultimi anni, si è notato come in alcune aree fortemente inquinate o per quelle persone che lavorano a contatto con sostanze tossiche le probabilità di concepire tendano a diminuire.

  • Esposizione a sostanze chimiche e tossiche: l’esposizione a determinate sostanze chimiche e tossiche può avere un impatto negativo sulla fertilità sia delle donne sia degli uomini. Ad esempio, l’esposizione a pesticidi, solventi, metalli pesanti, prodotti chimici industriali e altre sostanze tossiche presenti nell’ambiente di lavoro o nell’ambiente domestico può influire sulla qualità dello sperma e degli ovociti.
  • Inquinamento atmosferico: l’inquinamento atmosferico, compresi l’ozono, il biossido di azoto, le particelle sottili e altri inquinanti presenti nell’aria, può avere un impatto sulla salute riproduttiva. Studi hanno evidenziato una correlazione tra l’esposizione a livelli elevati di inquinamento atmosferico e una riduzione della fertilità femminile, un aumento delle complicazioni in gravidanza e un rischio più elevato di disturbi dello sviluppo fetale.

[1] Dati ISTAT 2007

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