Se per un certo periodo di tempo l’agopuntura ha rappresentato quasi una moda, in realtà si tratta di una vera e propria indicazione terapeutica che oggi viene applicata in modo scientifico e che richiede la laurea in medicina e una specifica abilitazione. Ciò significa che va affrontata seriamente, al pari di altre terapie di tipo tradizionale.
Molte donne, che hanno difficoltà a procreare, si chiedono se agopuntura e fertilità abbiano una relazione e se sottoporsi a questa tecnica orientale possa funzionare per raggiungere il concepimento.
L’agopuntura si basa sulla medicina tradizionale cinese, di cui rappresenta una delle pratiche più interessati e utilizzate anche in Occidente.
Oggi è riconosciuta dall’OMS come medicina complementare: studi scientifici hanno infatti dimostrato la sua efficacia per diversi tipi di disturbi di salute.
Si tratta di una pratica tradizionale molto antica, che veniva già utilizzata in Oriente oltre quattromila anni fa. Essa si baserebbe sui flussi di energia che scorrono nel corpo umano e che mantengono un corretto funzionamento dell’organismo. Quando i fluissi subiscono delle alterazioni, avrebbero luogo le diverse patologie. L’agopuntura ha, appunto, la funzione di ristabilire il flusso corretto, attraverso la pressione di alcuni punti distribuiti su tutto il corpo.
Nella visione orientale, però, l’agopuntura non è solo una tecnica medica ma è anche una cultura e filosofia, pertanto ha un significato molto più ampio di quello importato nella cultura occidentale.
La medicina tradizionale cinese si basa su un approccio olistico, secondo il quale le malattie sono causate da una mancanza di armonia nella circolazione del flusso vitale: l’energia vitale, detta anche qi, non circolerebbe più in modo corretto, provocando disturbi a tutti gli organi e impedendone il corretto funzionamento. Di conseguenza, l’energia vitale si troverebbe a ristagnare in certe parti del corpo e a non raggiungerne altre, creando scompensi.
L’inserimento degli aghi da agopuntura nei punti corretti del corpo avrebbe la funzione di riattivare il flusso di energia e di riportare l’equilibrio che è alla base della salute e del benessere generale.
Proprio perché si tratta di un flusso che scorre nel corpo di ogni individuo, ogni situazione è a sé e non può essere corretta nello stesso modo. Chi pratica l’agopuntura deve dunque essere in grado di identificare il problema e predisporre un trattamento personalizzato per il singolo paziente.
L’applicazione dell’agopuntura per disturbi all’equilibrio endocrino è una di quelle che nel corso degli anni ha prodotto i risultati più interessanti. In Oriente, infatti, già da tempo il sistema riproduttivo viene regolato attraverso l’agopuntura per incrementare le probabilità di concepimento.
Le cause di infertilità possono essere molto numerose: esistono, infatti, cause idiopatiche, che non hanno una spiegazione chiara, mentre ci possono essere patologie che possono ostacolare la possibilità di riproduzione.
Non tutte le cause dell’infertilità, dunque, possono essere annullate con l’agopuntura: quando infatti esistono condizioni ostative dovute a malformazioni dell’apparato riproduttivo, fibromi o occlusioni, come quelle causate dall’endometriosi, l’agopuntura generalmente non è in grado di portare miglioramenti significativi.
Effetti positivi si rilevano, invece, proprio per quanto riguarda l’aspetto endocrino, in particolare:
Anche per quanto riguarda l’uomo, l’agopuntura, associata ad altre terapie tradizionali, sembrerebbe migliorare la produzione spermatica, sia a livello di numero di spermatozoi prodotti sia per quanto riguarda la loro motilità e morfologia.
Molti pazienti sono concordi sul fatto che uno dei principali benefici dell’agopuntura riguarda il rilassamento, che in genere compare fin dalle prime sedute. Negli ultimi anni, proprio in relazione ai benefici riferiti dai pazienti, gli studi scientifici si sono concentrati in maniera sempre più consistente sul rapporto tra benessere psico-fisico e agopuntura e avrebbero dimostrato come questa tecnica influisca in modo positivo sullo stress.
La riduzione dello stress avrebbe un legame importante anche con il concepimento: sebbene ci sia chi sostiene che si tratta di puro effetto placebo, gli studi indicano che il trattamento dell’infertilità con l’agopuntura può dare interessanti risultati. Una ricerca scientifica, condotta nel 2016 dall’Homerton University Hospital of London su oltre 150 coppie con problemi di fertilità, avrebbe dimostrato come, a distanza di un anno dal trattamento, i tassi di fertilità fossero doppi nelle coppie trattate (circa 46%) rispetto a quelle non trattate (circa 21%).
Secondo alcuni sarebbe dovuto semplicemente a una maggiore rilassatezza: sebbene non sia semplice verificare la portata dell’effetto placebo, i dati sono comunque confermati anche da altri studi, che individuerebbero nell’agopuntura una soluzione da prendere seriamente in considerazione.
Ormai da alcuni anni l’agopuntura viene proposta come supporto durante i cicli di fecondazione alle donne che scelgono di sottoporsi a procreazione assistita.
Diversi studi pubblicati dal British Medical Journal, nei quali sono state prese in considerazione 1366 donne sottoposte a FIVET, sembrerebbero dimostrare che i trattamenti con agopuntura combinati con il trasferimento degli embrioni migliora le probabilità di concepimento. Altri studi confermerebbero un aumento delle probabilità dei 6%.
Anche in questo caso, non è dimostrato quanto possa influire l’effetto placebo. Tuttavia, va valutato che sottoporsi alla FIVET può essere stressante e proprio lo stress potrebbe provocare un blocco che ostacolerebbe il concepimento. L’effetto rilassante dell’agopuntura potrebbe essere molto importante anche in questo senso e contribuirebbe a rendere più efficace il trattamento di fertilità.
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