Se la dolce attesa può essere interpretata come un lungo e affascinante viaggio, il percorso inizia molto presto: dapprima in modo invisibile per rendersi piano piano sempre più evidente.
Il corpo femminile lentamente si modifica e la natura gli offre nove mesi per prepararsi al compito di dare vita a un nuovo essere umano. Un compito meraviglioso e delicatissimo.
Del resto, come diceva Aristotele, la natura non fa nulla di inutile e ogni trasformazione ha una sua funzione precisa.
I cambiamenti fisici nel primo trimestre di gravidanza sono già in atto: spesso generano sintomi e piccoli disturbi che tendono a diminuire o a trasformarsi nel corso della gravidanza.
Non tutte le donne vivono allo stesso modo le gravidanze, così come la stessa donna può vivere due diverse gravidanze in modo molto diverso.
Tuttavia fin dai primi momenti che seguono il concepimento qualcosa si modifica: non sempre è facile dire come si trasforma il corpo in gravidanza, ma molte donne confessano di avere percepito quel cambiamento prima ancora di sapere di essere incinte.
Già una settimana dopo la fecondazione, le cellule che si sono formate dall’incontro tra spermatozoo e ovocita si spostano per raggiungere l’utero dove inizierà a crescere l’embrione.
Non appena le cellule dell’embrione si saranno impiantate nell’endometrio, cominceranno una serie di modifiche ormonali che daranno luogo ai primi sintomi della gravidanza.
La quantità di estrogeni e di progesterone aumenterà, influendo sul corpo della donna. Cambieranno sensazioni e percezioni e pian piano il mondo circostante apparirà più distante, quasi ovattato, a protezione della nuova vita.
In buona parte dei casi il primo mese di gravidanza scorre senza che la donna ne sia ancora consapevole. I primi sintomi infatti compaiono verso l’ultima settimana del primo mese.
Spesso è l’assenza di mestruazioni a far sorgere i primi sospetti, ma non sempre: in alcuni casi possono esserci piccole perdite di sangue che possono confondere. Vengono chiamate spotting e sono perdite dovute all’impianto dell’embrione nell’utero.
Le nausee, poi, sono da sempre associate ai primi mesi di gravidanza e non è un caso. Se pure non tutte le donne ne soffrano e non tutte con la stessa intensità, è comunque una condizione piuttosto comune. Le statistiche dicono che a ben 3 donne su 4 capita di soffrirne fin dalle primissime settimane e fino circa al 4° mese.
Gli studi scientifici attribuiscono la causa di questo disturbo all’elevata produzione dell’ormone Beta-hCG, detto anche ormone della gravidanza. È l’ormone che viene prodotto dal momento in cui l’embrione si impianta nell’utero ed è quello rilevato dai test di gravidanza.
In genere gli episodi di nausea sono limitati nel tempo e per entità, ma nel caso in cui siano eccessivamente forti o ricorrenti è senza dubbio meglio recarsi da uno specialista.
Gli ormoni sono responsabili anche della sonnolenza e dei mutamenti di umore che si registrano proprio a partire dal primo mese.
L’euforia non è solo dovuta alla bella notizia ma anche all’aumento degli estrogeni e del progesterone: non solo la loro funzione è quella di proteggere il bambino, ma garantiscono a lui e alla mamma una sensazione di benessere, importantissima per lo sviluppo armonico.
Nelle prime settimane di gravidanza, inoltre, alcune donne accusano lievi dolori al basso ventre. Si presentano come crampi e in alcuni casi vengono confusi con la sindrome premestruale. Sono causati dal fatto che l’embrione si sta impiantando nell’utero e hanno una durata limitata a quei pochi giorni.
Nel secondo mese di gravidanza i cambiamenti, che finora erano invisibili, cominciano a mostrarsi anche fisicamente.
Chi ha paura dei cambiamenti in gravidanza, in questo mese potrebbe iniziare a percepirli in modo più intenso.
La natura cerca di tutelare sia il corpo del bambino sia quello della mamma e regala forme arrotondate: l’utero inizia a inspessirsi proprio per proteggere il bambino e la futura mamma percepisce una sensazione di pesantezza al basso ventre. Talvolta a questa pesantezza si associa la sensazione di dover urinare frequentemente, cosa che proseguirà durante i mesi successivi per effetto dello schiacciamento della vescica da parte dell’utero.
La cervice si ammorbidisce e assume un colore più scuro a causa dell’aumento di irrorazione sanguigna.
Anche il seno inizia a ingrossarsi, diventando più rotondo e turgido. I capezzoli si preparano lentamente alla funzione che avranno dopo la nascita: l’allattamento. È proprio questo il momento in cui si formano i condotti per il latte. È normale che queste trasformazioni possano in qualche misura turbare.
Il seno può diventare più teso e provocare un lieve disturbo, soprattutto al tatto.
Accogliere i cambiamenti e viverli con naturalezza è il modo migliore per ridurre quelli che possono essere percepiti come leggeri fastidi. Spesso anche farsi spiegare da un medico il perché di certi cambiamenti aiuta ad accettare il corpo che cambia in gravidanza.
Come uno spicchio di luna che si rende evidente comparendo nel cielo, così nel terzo mese la pancia si arrotonda e in alcune donne inizia ad essere visibile.
Il peso può già essere aumentano di 1-2 Kg. e le forme, che hanno iniziato nel mese precedente ad arrotondarsi, diventano più evidenti: il seno e il girovita, in particolare.
Nel seno la formazione dei dotti galattofori prosegue e l’aumento di afflusso di sangue sottolinea le vene superficiali.
Questo è il grande momento della trasformazione: in questo mese l’embrione diventa un feto e inizia ad assumere le forme di un bambino.
Attraverso le ecografie si può già intravedere la formazione della struttura ossea e degli arti: il bambino fa grandi passi avanti nel suo sviluppo fino a triplicare le sue dimensioni.
In genere, chi ha sofferto di forti nausee o di disturbi molto fastidiosi in questo mese sente che iniziano ad attenuarsi. Anche il rischio di aborto spontaneo diminuisce.
Molte donne provano una sensazione di liberazione e le paure legate alla gravidanza iniziano ad attenuarsi. È il momento in cui si inizia a parlare della maternità più apertamente e lo si comunica volentieri al mondo.
I primi mesi sono molto importanti per la buona continuazione della gravidanza: si stima che circa il 90% degli aborti spontanei avvenga proprio in questo trimestre.
Sebbene la gravidanza non vada vissuta come una malattia, semmai come una bellissima opportunità di crescita personale e del proprio bambino, è importante avere dei buoni comportamenti.
Scegliere un’alimentazione sana e varia, ridurre lo stress e l’uso di sostanze come fumo e alcool sono il miglior modo per iniziare il viaggio. Un cammino denso di scoperte e paesaggi diversi verso una meta così importante da stravolgere la vita.
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