Immunizzazione in gravidanza: come comportarsi nei trattamenti per la fertilità

Pubblicato il 26 Ottobre 2021

La questione vaccini, in particolare quelli contro il covid19, nelle ultime settimane ha infiammato gli animi e ha visto affermarsi posizioni sempre più radicali tra i sostenitori dell’efficacia di questo metodo di prevenzione e i cosiddetti no-vax.

Un tema particolarmente interessante riguarda la possibilità di vaccinarsi a gravidanza in corso o in prospettiva di una gravidanza tramite trattamenti per la preservazione della fertilità.

Molte donne, infatti, si chiedono come comportarsi in tali situazioni e se vaccino covid19 e gravidanza siano incompatibili.

Vaccino e gravidanza: ci sono pericoli?

Si sa che la gravidanza, pur non rappresentando una malattia, è un periodo delicato in cui alcuni farmaci e alcuni vaccini sono sconsigliati, in quanto potrebbero avere degli effetti negativi sul feto.

È vero che vaccini a virus vivi attenuati, come il vaccino contro morbillo, parotite e rosolia (MPR) e quello contro la varicella non possono essere somministrati in gravidanza. Infatti, per questi tipi di vaccini, sebbene in letteratura non vengano riportati casi in cui la somministrazione accidentale abbia provocato aumento di aborti o malformazioni, la presenza di virus attenuato potrebbe passare al feto. Tuttavia, poiché si tratta di malattie che possono avere conseguenze negative sia per la partoriente sia per il nascituro, se non si è già immunizzate, sarebbe opportuno fare i vaccini prima del concepimento.

Nel caso, invece, del vaccino covid19 non vi è presenza del virus, nemmeno in forma attenuata, e non risulta che vi possano essere conseguenze per il feto.

immunizzazione in gravidanza – Campagna del Cavolo

Vaccino covid19: come funziona

Spesso si parla dei vaccini come vaccini mRNA, ma intorno a questo tema c’è parecchia disinformazione e circolano falsi miti che contribuiscono a creare confusione.

Non tutti, infatti, sanno che cos’è un vaccino mRNA e come agisce all’interno del nostro organismo:

  • L’mRNA è un materiale genetico che aiuta la risposta immunitaria nel caso di contagio da virus SARS-COV2 tramite la produzione della proteina Spike. La presenza di questa proteina stimola la produzione di anticorpi specifici che contrastano l’attacco del virus;
  • Il vaccino non contiene parti di virus, quindi non c’è il rischio del contagio tramite l’inoculazione del virus.
  • L’mRNA non comporta una variazione della composizione genetica, ma si tratta semplicemente di cellule di RNA messaggero, ovvero di molecole che inviano indicazioni che stimolano la produzione della proteina Spike.

Vaccino covid 19 e gravidanza: quali sono le indicazioni

Le indicazioni da parte della comunità scientifica sono state, in un primo momento, piuttosto prudenti, tanto più che nel trial di valutazione non sono state incluse donne in gravidanza e in allattamento.

Tuttavia, tutti gli studi suggeriscono che non ci siano meccanismi biologici che possano associare i vaccini mRNA ad effetti avversi in gravidanza o in allattamento.

È del mese di Maggio un documento [1] pubblicato dalla Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia nel quale si comunica come sia considerata prioritaria la prevenzione dell’infezione da covid19 nelle donne in gravidanza e che, pertanto, il vaccino debba essere considerato un elemento centrale per proteggere le donne e i neonati.

Resta come consiglio generale quello di confrontarsi con il proprio medico curante e di valutare la possibilità di fare il vaccino in relazione alla propria situazione personale.

Vaccinazione covid19: come comportarsi quando si desidera un bambino

L’American Society for Reproductive Medicine (ASRM) pubblica frequenti aggiornamenti [1] sulla gestione dei pazienti con raccomandazioni cliniche legate alla pandemia da covid19.

Nell’aggiornamento del 23 luglio 2021 vengono presi in considerazione elementi legati alla vaccinazione. In particolare, si osserva che:

  • L’incidenza dei ricoveri e decessi negli Stati Uniti è drasticamente diminuita con l’aumentare delle vaccinazioni. Tuttavia, a causa della variante delta, hanno ripreso i casi di ospedalizzazione soprattutto in quegli stati in cui il tasso di vaccinazione è ancora basso.
  • Le donne in gravidanza negli Stati Uniti hanno un tasso di vaccinazione piuttosto basso, che potrebbe costituire un problema, in quanto è ormai noto l’aumento di rischio per le donne affette da covid19 durante la gravidanza.
  • Per ridurre il rischio di complicanze è raccomandata la vaccinazione prima del concepimento o all’inizio della gravidanza.
  • I vaccini mRNA non raggiungono la placenta, rimangono per alcuni giorni nelle cellule muscolari prima di essere eliminati. Tuttavia, gli anticorpi protettivi proteggono anche il feto, in quanto attraversano la placenta.
  • Secondo tutti gli studi e le statistiche recenti, non ci sarebbero evidenze che dimostrino l’aumento di rischio di aborto spontaneo a causa del vaccino contro covid19.
  • Anche per quanto riguarda la fertilità maschile e femminile e gli esiti del trattamento della fertilità non ci sarebbero prova di un’influenza negativa da parte della vaccinazione.

Di conseguenza, sebbene ogni caso debba essere valutato singolarmente, la comunità scientifica consiglia di sottoporsi al vaccino covid19 in quanto presenta un rischio notevolmente inferiore rispetto a quello del contagio. Se possibile, è consigliabile vaccinarsi prima del concepimento o nella fase iniziale della gravidanza.

Tecniche di preservazione della fertilità e vaccino covid19: ci sono controindicazioni?

Un ulteriore aspetto che riguarda il rapporto tra vaccino covid19 e gravidanza riguarda le tecniche di preservazione della fertilità.

Molte persone, infatti, si chiedono se è possibile vaccinarsi durante i trattamenti per la fertilità, come la crioconservazione degli ovociti, la stimolazione ovarica, il trasferimento di embrioni, etc.

La risposta arriva da un documento pubblicato dalla British Fertility Society su “Covid-19 vaccines and fertility” [3].

La risposta è sì. Tuttavia, va tenuto in considerazione il momento specifico in cui si decide di sottoporsi al vaccino, in quanto potrebbero esserci effetti collaterali nei giorni immediatamente successivi alla inoculazione del vaccino.

Dolore al braccio, febbre, mal di testa, dolori muscolari, sensazione di stanchezza sono tutti disturbi che possono verificarsi appena dopo il vaccino. Mantenere una buona distanza tra il vaccino e i trattamenti per la fertilità è importante per poter attribuire gli eventuali sintomi alla causa corretta.

In ogni caso, così come vale per tutte le altre scelte in merito, è opportuno valutare la singola situazione con il proprio medico curante. 

[1]https://www.aogoi.it/media/7780/position-paper-gravidanza-e-vaccinazione-anti-covid-05-05-2021-min.pdf

[2] https://www.asrm.org/news-and-publications/news-and-research/press-releases-and-bulletins/update-no.-16—reproductive-facts-regarding-covid-19-vaccination/

[3] http://www.britishfertilitysociety.org.uk/wp-content/uploads/2021/02/Covid19-Vaccines-FAQ-1_3.pdf

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